Fonte:
Segnalazione CE
“Vogliono condannare la popolazione libanese ad uno sterminio per fame”
Canale video con centinaia di miglia di visualizzazioni intervista (visualizzata da 112mila persone) un noto giornalista di estrema sinistra sull’esplosione che ha distrutto il porto di Beirut in Libano, la spiegazione che viene data è cospirativista (“le prove non ci sono ma ci sono tre indizi che fanno una prova”; “non uscirà la verità ma inserendo le cose nel contesto si arriva alle conclusioni della colpa di Israele”) il colpevole – di tutto – sarebbe lo Stato di Israele che attaccherebbe e bombarderebbe il Libano dal 1967, ad Israele viene imputata anche la guerra civile in Libano, e il continuo uso di “armi proibite che lacerano all’interno i tessuti delle persone colpite, di mine abbandonate che hanno ucciso centinaia di bambini”. Il giornalista fa un’apologia del movimento terroristico Hezbollah, definito “la Resistenza, organizzazione patriottica e contadina che difende il proprio paese e altre popolazioni aggredite”, si oppone anche alle “mire” del Fondo Monetario Internazionale che vorrebbe imporre al Libano un prestito ad usura: “vogliono condannare la popolazione libanese ad uno sterminio per fame”. Lo Stato di Israele viene dipinto come una potenza oscura che, attraverso varie strategie più o meno occulte, starebbe realizzando il progetto di un fantomatico “Nuovo Medio-Oriente” consistente nella frammentazione e distruzione di tutti i paesi arabi intorno ad Israele, il piano verrebbe perseguito attraverso vari mezzi sotterranei, tra cui, appunto, la distruzione del porto di Beirut con attribuzione della colpa ai “resistenti” Hezbollah.