20 Novembre 2024

Verona, scritta antisemita al liceo Maffei

Scritta sulla porta di un bagno del Maffei: «Unica soluzione nazismo»

Le parole sono state cancellate ed il preside Fattori ha chiesto a chi le ha scritte di uscire allo scoperto. E il consigliere regionale Casali chiede di «fare tutto il possibile per contrastare questo intollerabile rigurgito antisemita»

Non è chiaro se si tratti di un’azione goliardica o di una reale adesione. È chiaro, però, che il dirigente scolastico del liceo Maffei Roberto Fattore non ha voluto lasciar correre e con una circolare ha esposto a tutti il problema. Problema rappresentato da una scritta scoperta e poi cancellata sulla porta di un bagno maschile. E la scritta era: «Unica soluzione nazismo».

 

LA CIRCOLARE DEL PRESIDE FATTORE

Nella circolare, Roberto Fattore riferisce che nei giorni scorsi sono state cancellate «varie scritte e disegni presenti sulle porte dei bagni maschili della sede». Ma il suo non vuole essere l’ennesimo richiamo «ad un maggiore rispetto per i beni comuni». Perché tra le scritte cancellate una recitava: «Unica soluzione nazismo».

«La genericità di tale frase mi ha lasciato indeciso se lasciar correre, ignorando però un’espressione che potrebbe essere invece inquietante o preoccupante; o se farne un’occasione di riflessione, con il rischio tuttavia di dare eccessiva enfasi ad una frase che potrebbe essere liquidata piuttosto come un’affermazione solo inaccettabile – ha scritto il dirigente scolastico del Maffei – Ho però provato a immaginare la scena. Senz’altro l’ignoto autore è uno dei tanti ragazzi che ogni giorno mi piace poter salutare all’ingresso di scuola o nei corridoi. Con una scusa come tante, in una mattina come tante altre, ha magari chiesto di poter uscire per andare in bagno portando in tasca un pennarello con cui, richiusa la porta, scrivere puntualmente questa frase: unica soluzione nazismo. Sarà stata una specie di azione goliardica e provocatoria, oppure si tratta dell’esito consapevole di un pensiero lucidamente giunto ad una conclusione perentoria e assoluta in base alla quale porre e affrontare un problema non è poi così necessario perché, in ogni caso, la soluzione non può che essere aprioristicamente il nazismo? Non lo so, ovviamente, e mi piacerebbe avere la risposta dall’autore stesso che invito ad uscire allo scoperto per aiutarmi a capire, trovando ragioni e coraggio di affermare il proprio pensiero in un dialogo con persone reali. Comunque sia, fermo restando il giudizio di totale condanna del nazismo già espresso dalla Storia, penso che a chi ha scritto questa frase debba essere ricordato che la scuola è esattamente agli antipodi di ciò che il nazismo ha compiuto e di ciò che esso rappresenta, visto che essa fonda la propria identità e la propria funzione sui principi della nostra Costituzione democratica e antifascista. La scuola, la nostra scuola, esclude quindi dall’orizzonte delle soluzioni e dei valori di riferimento ogni ideologia antidemocratica e totalitaria».

«Ma c’è inoltre un altro aspetto della frase scritta sulla porta sul quale vorrei soffermarmi ed è l’espressione unica soluzione – conclude Fattore – Il pensiero storico-filosofico ci ha insegnato che l’affermarsi della democrazia nell’antica Grecia ha segnato il passaggio dalla parola assoluta e sacra del mito al logos, alla parola parte e partecipe di un discorso grazie al quale cercare di giungere a verità non per via rivelata, ma attraverso un processo dialogante. In democrazia non esiste un’unica soluzione, ma una soluzione, tra altre diverse e possibili, cui una comunità giunge attraverso un paziente confronto e decisioni condivise».

 

IL SOSTEGNO DEL CONSIGLIERE REGIONALE STEFANO CASALI

Da ex allievo del Maffei e da consigliere regionale del Veneto, Stefano Casali è intervenuto chiedendo al dirigente scolastico Fattori «di fare tutto il possibile per contrastare questo intollerabile rigurgito antisemita». Casali ha apprezzato le parole del preside e il suo invito rivolto all’autore della scritta di uscire allo scoperto per un confronto diretto e costruttivo. Per il consigliere regionale, la scritta scoperta all’interno del liceo scaligero è «un messaggio di una violenza inaccettabile». Un messaggio contro cui è schierata l’intera Regione Veneto che con una legge approvata nel 2020 intende favorire iniziative per la conoscenza della Shoah e per il Giorno della Memoria. «Questa legge mira a sensibilizzare i giovani tramite iniziative culturali e formative – ha dichiarato Casali – Mi rendo disponibile a collaborare con il dirigente e i docenti del Liceo Maffei per mettere in campo tutte le opportunità previste da questa norma e contrastare episodi tanto gravi. Non dobbiamo abbassare la guardia. La storia è una testimonianza del passato e deve essere un monito per il presente e il futuro».