28 Gennaio 2020

Torino, scritta antisemita su un muro

Luogo:

Torino

Fonte:

Corriere Torino

«Crepa sporca ebrea», orrore in corso Casale

Minacce antisemite contro una donna.

La scritta «crepa sporca ebrea» è comparsa ieri sui muri di un palazzo in via Monferrato, nella zona di corso Casale, precollina di Torino. Qui vive una donna di origini ebree, 65 anni, vedova, figlia di una staffetta partigiana. «Una frase terribile, soprattutto nel Giorno della Memoria. Termini vecchi, passati, che però fanno ancora male», dice la signora Maria Bigliani, che ha sporto denuncia in Questura. Sull’episodio indaga la Digos. La scritta è stata realizzata sui muri del cortile interno del palazzo. «Non ho mai fatto mistero delle mie origini, non ne ho mai visto il motivo», ha raccontato la donna ancora molto scossa uscendo dalla Questura di corso Vinzaglio. «Purtroppo il mio non è il primo caso — sostiene — e questa escalation fa riflettere. Meno male che in tante scuole gli insegnanti, e non solo, educano i ragazzi al rispetto dei veri valori della storia. E una brutta scritta, fa male. Fa tanto male…». La signora ha raccontato di essere rincasata domenica pomeriggio verso le 18.30 e di non aver nulla di strano. E poi uscita ieri mattina intorno alle 10, quando ha visto le minacce. Un episodio che è stato uno sfregio alla giornata di ieri il cui tema è stato «evitare che tutto si ripeta», in qualunque forma, e l’avvocato Bruno Segre, a Palazzo Lascaris, ha ammonito a studiare la storia, «che insegna molto e induce a ragionare». «La memoria — ha detto ieri Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale, accogliendo gli studenti nella sede dell’assemblea — è l’antidoto contro gli orrori del passato». Ma va esercitata. Lo sa bene l’associazione Treno della Memoria, che un anno fa, al Salone del Libro, protestava contro la presenza di un editore vicino ai neofascisti. Dal palco del PalaRuffini, di fronte a 4700 studenti in attesa di Oleg Mandic, sopravvissuto di Auschwitz, Roberto Forte, tesoriere del Treno della Memoria (che ha organizzato l’evento) ha portato l’attenzione proprio sui rischi della kermesse libraria. Il tema della lotta al razzismo ha suscitato polemiche anche nel mondo politico: i riferimenti utilizzati da Francesco Sicari, presidente del Consiglio comunale di Torino, non sono piaciuti a Fabrizio Ricca, capogruppo della Lega. Durante il suo intervento Sicari ha preso posizione contro l’antisemitismo, citando un’indagine della Anti-Defamation League, ma ha anche citato la possibile inchiesta della Corte penale internazionale per «crimini di guerra nei territori palestinesi», richiamo indiretto alla politica di Israele. di Massimo Massenzio, Paolo Morelli

Photo Credits: Corriere Torino