Fonte:
Il Messaggero
Le ostilità si aprono ufficialmente alle tre del pomeriggio: «Grillo mi dedica nuovamente le sue attenzioni sul blog. Liberissimo, per carità. Gli chiederei solo di cancellare il commento verme ebreo», scrive Gad Lerner su Twitter. Un’ora dopo viene sancita la tregua: «Ringrazio Beppe Grillo per avere prontamente cancellato il commento antisemita dal suo blog», interviene il conduttore. In mezzo, decine di messaggi sul blog del leader del Movimento 5 stelle riassunti sotto un unico titolo: «Gad Vermer».
I fedelissimi di Grillo fanno scudo attorno al leader e rincarano la dose: «Quando ho visto il tweet (verme ebreo) mi sono precipitata sul blog per accertarmene. Ho pensato che fosse già stato rimosso. Spero per Lerner che esistesse davvero». E ancora: «Ma quale verme ebreo? Le persone viscide e infime come Gad Lerner non credo abbiano una coscienza, figuriamoci un credo religioso». Lo scontro in rete esplode al culmine di due giorni di botta e risposta tra il giornalista e il politico. «Lerner fa parte dei pretoriani del sistema», ha attaccato Grillo, vietando ai suoi la partecipazione a programmi «da punto G». «Beppe Grillo non è più il vostro megafono, d’ora in poi dovete chiamarlo capo», ha ribattuto il conduttore de La7. E così di questo passo, in un crescendo culminato nella frase poi cancellata che ha rinfocolato le accuse di razzismo mosse nei confronti di Grillo per un video del 2006 in cui si scagliava contro i marocchini. «Se i marocchini vengono qui rispettano le regole, se no fuori! Però vuoi dare una passatina a un marocchino che rompe? Lo prendi, lo carichi in macchina, senza che ti veda nessuno, lo porti un po’ in caserma e gli dai due schiaffetti». (resoconto da Il Messaggero)