Rubata la pietra d’inciampo dedicata a De Benedetti

E’ stata rubata a Collegno una delle pietre d’inciampo per ricordare le vittime dei nazisti, intitolata a Massimo De Benedetti deportato e morto a Auschwitz il 31 ottobre 1944. Ne dà notizia Nino Boeti, vice presidente del Consiglio Regionale del Piemonte e presidente Comitato Resistenza e Costituzione. «Il furto — dice Boeti — è un atto vile e sconcertante. Forse si tratta della bravata di uno stupido. Forse di un ulteriore grave segnale della follia antisemita che sta attraversando il nostro Paese. Nell’anno in cui si ricorda quella vergognosa pagina della storia d’Italia che fu l’emanazione delle Leggi Razziali, il furto di una Pietra d’Inciampo costruisce un’ulteriore offesa alla memoria. Un’offesa che non può passare sotto silenzio. Per questo sappiano i ladri, vandali o neofascisti che siano, che quella Pietra noi la rimetteremo di nuovo. E così faremo ancora e ancora. Perché la memoria non si ruba». «Un gesto vile in un periodo complicato da rigurgiti neofascisti». Così il sindaco di Collegno Francesco Casciano. L’opera dell’artista tedesco Gunter Demnig era stata «posata» lo scorso 16 gennaio.