31 Marzo 2025

Reggio Emilia, scritta con contenuti antisemiti

Scritte choc degli ultras sui muri: “Antisemitismo, razzismo e insulti non rappresentano i veri tifosi”
Indaga la Digos sulle frasi realizzate durante la manifestazione di sabato contro il Sassuolo . Nel mirino Mapei, baby gang, ma anche Massari e Delrio. La condanna del Pd: “Parole ignobili”.

“Scritte antisemite e razziste, messaggi di morte e insulti vari non rappresentano minimamente la civiltà del tifo granata e di Reggio Emilia“. Il comitato cittadino del Pd condanna gli striscioni e le scritte choc apparse su alcuni muri nei pressi del cavalcavia che porta allo stadio, ad opera degli ultras della Reggiana durante il corteo di protesta contro il Sassuolo di sabato pomeriggio e per manifestare il dissenso alla mancata inversione delle curve nel derby. Già al mattino la Digos aveva rimosso gli striscioni che inneggiavano alla morte dell’ad del club neroverde Giovanni Carnevali, ma contro di lui sono apparse anche scritte con bombolette spray sui muri. Ma non si sono fermate a questo. “Baby gang e Mapei come gli ebrei”, si legge su un’altra parete, in riferimento anche alla guerriglia di un mese fa con i ‘maranza’ fuori dai Petali. Ma ce n’è anche per i politici: nel mirino il sindaco Marco Massari e il senatore Graziano Delrio che, allora sindaco, è ritenuto dalla tifoseria il responsabile del fallimento dello stadio poi andato all’asta e rilevato dalla Mapei. Sulle scritte e sugli striscioni sono in corso le indagini della Digos che stanno cercando di individuare i responsabili. Per loro, oltre ad una denuncia penale, potrebbero essere ravvisati anche gli estremi per il Daspo. Così come la questura sta stringendo il cerchio sugli autori del lancio giudicato volontario di due bottiglie di vetro che hanno danneggiato il parabrezza di una camionetta e sfiorato un poliziotto. Anche se nel complesso, si è trattata di una manifestazione pacifica con i capi ultras che – dopo un patto di non belligeranza con le forze dell’ordine – hanno redarguito in primis i facinorosi. “Comprendiamo la delusione di centinaia di tifosi reggiani per la mancata inversione di settori – chiosa il Pd cittadino – operazione che consideravamo fattibile, ma è del tutto inaccettabile la reazione di alcune frange estremiste a cui abbiamo assistito nelle ultime ore. Siamo rimasti sbigottiti davanti a turpi imbrattamenti e a manifesti minacciosi diffusi nottetempo per le strade della città, dai quali emerge un impulso di odio che nulla ha a che vedere con la sana competizione e con la sportività. Come Pd cittadino, ma ancor prima da cittadini e tifosi granata, esprimiamo una ferma condanna a tali azioni e la nostra piena solidarietà ai destinatari di tanto inaccettabile disprezzo. Reggio è una comunità aperta e plurale, dove l’incontro tra esperienze diverse ha sempre rappresentato fonte di arricchimento e di crescita culturale. Non possiamo rimanere in silenzio davanti all’espressione di rigurgiti razzisti, camuffati dalla scusa della polemica calcistica. Lo riaffermiamo davanti a questi ignobili gesti e lo ribadiremo nel pomeriggio per le strade del centro, assieme a tanti concittadini e alle associazioni promotrici della manifestazione: Reggio si mobilita e resiste a ogni forma di odio e di prevaricazione razziale e antisemita”. di Alessandra Codeluppi

Photo Credits: www.ilrestodelcarlino.