Luogo:
Pomezia
Fonte:
La Stampa
Scritte antisemite davanti a due scuole
Ancora scritte antisemite. Stavolta l’attacco non era diretto solo contro singole persone ma aveva come obiettivo anche le scuole e le loro scelte educative. «Calpesta l’ebreo» e «Anna Frank brucia». Accanto, la stella di David e una svastica. Sono le scritte apparse a Pomezia, in provincia di Roma, davanti al liceo Pascal e all’Istituto di largo Brodolini. A denunciarlo è stato il sindaco del comune laziale Adriano Zuccalà che ha espresso «una ferma condanna» a nome di tutta l’amministrazione comunale. All’Istituto di largo Brodolini era previsto in mattinata la visita di Gabriele Sonnino, testimone della Shoah, mentre al liceo Pascal da poco si era tenuto un incontro in occasione della Giornata della Memoria.
Condanna bipartisan
Il mondo della politica si è unito nella condanna dell’ennesimo episodio di un’ondata di antisemitismo senza precedenti in Italia. La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha parlato di «un attacco» alla scuola e al suo ruolo educativo. «Razzismo e antisemitismo non entreranno mai a scuola», ha scritto su Twitter. L’appello a fermare il «virus» dell’odio è arrivato anche dal segretario del Pd e presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che si è detto sicuro di una reazione degli studenti delle scuole «per riaffermare i valori dell’antifascismo e della libertà». E in effetti gli studenti del liceo Pascal hanno lasciato davanti al cancello della scuola cartelli contro il fascismo e il razzismo. «E’ inaccettabile una simile vergogna», ha scritto il liceo in un comunicato. Non solo peri contenuti della scritta, ma anche per la sua posizione di fronte a un’istituzione «preposta alla coltivazione della conoscenza e del bene». Le scritte antisemite apparse questa mattina «sono un preoccupante segnale del diffondersi del razzismo», ha commentato la presidente dell’Anpi di Pomezia Valentina Giusti che, insieme alla Rete degli studenti medi sta pensando a una mobilitazione contro gli episodi di odio. «Noi studenti siamo in prima linea contro il razzismo, l’antisemitismo e l’intolleranza», ha detto Chiara Martinelli, coordinatrice della Rete degli Studenti Medi. «Rifletteremo su questa vicenda nelle nostre scuole e reagiremo perché non possiamo permettere che certi atti passino inosservati».
di Flavia Amabile