Fonte:
Testimonianza
“L’Olocausto ebraico è una menzogna”
Il 25 gennaio 2015 è stato creato il profilo Facebook negazionista“L’Olocausto ebraico è una menzogna” che si autodescrive così:
“Puoi non credere in un dio; ti chiameranno ateo ma non possono costringerti a crederci per forza e non esiste legge che ti punisca per questo.
Puoi non credere che l’uomo sia mai sbarcato sulla luna; ti daranno del complottista, ma non andrai in galera.
Puoi non credere che Stalin abbia ucciso 25 milioni di persone e che in Cina abbiano fatto anche di peggio; ti daranno del disinformato ma sei libero di dirlo e di scriverlo.
MA VORREBBERO COSTRINGERCI PER LEGGE A CREDERE NELLA SHOAH.
Chiediti perchè.
(la pagina non è antisemita e non intende diffondere idee fondate sull’odio razziale ed etnico, si limita ad esaminare sotto una luce razionale le incongruenze presentate dalla storiografia ufficiale )”
Nel profilo sono presenti fotomontaggi, articoli e commenti di matrice negazionista.
L’amministratore di “L’Olocausto ebraico è una menzogna” sottolinea che:
“Dato che ultimamente si sta molto ricorrendo a questa parola ed a determinate minacce nei confronti di questa pagina con argomenti che non sono sostenuti da concretezza e veridicità, passo a spiegarvi cosa comporta una denuncia:
- Voi andate alla Polizia Postale (unico organo preposto a ricevere denuncie in merito a ”molestie” subite in rete) e sporgete la vostra denuncia parlando con l’agente di P.S.
- L’agente vi spiegherà che è praticamente inutile inoltrare una denuncia per un social network i cui server si trovano fuori dall’Italia in quanto per portare avanti la denuncia non bastano le ” prove che voi portate ” ma servirebbe un procedimento, che va richiesto alla locale Procura della Repubblica che si chiama ”ROGATORIA INTERNAZIONALE” un procedimento che autorizzerebbe la Polizia Postale a richiedere una copia dei dati che sono contenuti nei suoi server.
- La ROGATORIA INTERNAZIONALE è una cosa che viene a COSTARE (e nemmeno poco) allo stato Italiano e di solito i Locali Procuratori della Repubblica la concedono per motivi connessi al TERRORISMO INTERNAZIONALE e non per una pagina Facebook.
- Detto questo il proposito di fare una denuncia va in fumo perchè il reato di negazionismo non esiste in Italia ( il paese dove ci troviamo noi ) e nemmeno in California ( paese dove si trovano i server preposti a Facebook Italia ).
Detto questo, a chi ancora vuole provarci non posso che augurare buona fortuna.”