Fonte:
Segnalazione CE
«le vittime sono diventate molto peggio dei loro carnefici»
Molti internauti pro pal da quando sono iniziati i giochi olimpici di Parigi fanno largo impiego – anche usandole come foto profilo sui social – di vignette antisemite realizzate nel mondo arabo-islamico e che ripropongono le accuse più tetre dell’immaginario anti ebraico: mito del sangue, dell’ebreo uccisore di bambini, cannibalismo rituale, etc. L’iconografia delle vignette è spesso brutale e sanguinaria e stimola discussioni dai forti toni giudeofobici. Gli attivisti pro pal si presentano come buoni (questa pretesa bontà viene rimarcata da alcuni anche sottolineando il proprio vegetarianismo e/o veganesimo), democratici, antirazzisti, antifascisti e si contrappongono – manicheicamente – ai “sionisti” (peggio dei nazisti) archetipo di odio, sangue e morte.