Fonte:
Moked, Avvenire, Corriere della Sera, Il Giornale, Il Giorno, Il Fatto Quotidiano, Libero, La Repubblica, La Stampa
Demenza digitale e antisemitismo. Condanna unanime per il vergognoso post contro Liliana Segre firmato dal consigliere provinciale della Lega, Fabio Meroni. “Mancava lei, 75190”, aveva scritto Meroni in riferimento al numero tatuato a Segre dagli aguzzini ad Auschwitz. Un delirio antisemita che il politico ha poi cancellato così come altri post no vax, provando a chiedere scusa. Dalla Lega fanno sapere che prenderanno provvedimenti, raccontano i quotidiani che alla vicenda dedicato oggi molto spazio. La Stampa parla ad esempio di “Ultimo sfregio” e segnala la condanna, tra gli altri, del presidente della Comunità ebraica di Milano Walker Meghnagi, che ha parlato di scuse insufficienti. Repubblica evidenzia la richiesta a più voci di dimissioni per Meroni. Della necessità di segnali chiari da parte della politica, e in questo caso dalla Lega, parla anche la presidente dell’Associazione figli della Shoah Daniela Dana Tedeschi in un’intervista a La Stampa. Sulle stesse pagine, la filosofa Donatella Di Cesare spiega la gravità delle parole antisemite di Meroni e ribadisce: “Non ci sono timori, titubanze, perplessità che possano giustificare questo ormai evidente profilo del No Vax intollerante e violento”. Un elemento evidenziato anche dal direttore di Repubblica Maurizio Molinari nel suo editoriale in prima pagina, che definisce come un pericolo per l’intera Europa l’estremismo no vax – di persone come Meroni o come chi in piazza sabato a Roma (e non solo ) dipingeva Draghi come un dittatore e accusava il governo di essere come i nazisti (Corriere Roma). (Moked.it)
CLICCA SOTTO PER LA RASSEGNA STAMPA