Luogo:
Roma
Fonte:
Il Giornale edizione di Milano
«Sporche ebree». Costrette a cambiare città
Sfinite e dolenti, stanno cercando casa a Milano. «Una città più inclusiva di Roma dove il volemose bene è davvero una facciata stantia». Come biasimare Sabrina De Benedetti (nella foto) e la madre Fiorella, 58 e 86 anni, costrette a starsene fuori casa almeno 12 ore al giorno dopo essere diventate vittime dei loro vicini che dell’antisemitismo hanno fatto il loro caposaldo. Le due donne abitano infatti in uno stabile borghese nel quartiere di Monteverde, nella Capitale dove da nove anni vengono vessate dagli altri condomini con insulti pesantissimi, intimidazioni di ogni genere (che hanno compreso persino una secchiata d’acqua gelida alla signora Fiorella che, già sofferente di un tremore essenziale dovuto anche allo stress, è finita in ospedale con una pleurite) e offese razziste visto che sono state più volte apostrofate «sporche ebree». Tutto dopo che nel 2013, per una perdita nel muro del bagno del loro appartamento al terzo piano del condominio, avevano chiesto un rimborso. Da allora, Fiorella e Sabrina, grazie all’aiuto del loro avvocato, Leonardo D’Erasmo, sono state costrette a sporgere denuncia, sperando di ottenere giustizia e protezione. Purtroppo, nonostante i loro sforzi, la situazione non è migliorata. Gli atti intimidatori sono continuati senza sosta: danni all’auto, ancora insulti ma stavolta scritti con spray sui muri della loro proprietà e vessazioni di ogni genere hanno reso la loro vita un inferno. Ora la decisione, per loro estrema, di vendere casa e cambiare città per trasferirsi a Milano. di Paola Fucilieri
Photo Credits: Il Giornale