Fonte:
Segnalazione CE
Piera Aiello, che vergogna: “Gli ebrei ad Auschwitz? Per fortuna sono stati uccisi”
18,00 – Ha paragonato la sua condizione di testimone di giustizia (nuova identità, lavoro alla Regione, casa, scorta …) a quella dei deportati nel campo di concentramento di Auschwitz. Anzi, peggio: perché come ha detto l’onorevole dei Cinque Stelle, Piera Aiello, autrice della clamorosa e vergognosa gaffe: “Gli ebrei di Auschwitz almeno sono stati uccisi”.
L’articolo di Tp24 con le dichiarazioni di Aiello, parlamentare eletta nel collegio di Marsala, sta facendo il giro del web. E lei ha pubblicato un post di scuse, che però peggiora le cose. Perché Aiello semplicemente è ignorante di storia, e continua ad insistere con il paragone tra la sua categoria e quella dei deportati, due cose neanche lontanamente paragonabili. Tra l’altro, nella sua ignoranza, chiede scusa ai “familiari delle vittime dell’Olocausto”, come se la sua frase fosse irriguardosa di una categoria, e si lancia in un imperdibile “non sono mai stata antisemita o razzista”. Ed è una Deputata
Ecco cosa dichiara:
Ci tengo moltissimo a chiarire la mia posizione in merito ad un intervento di questi giorni. Evidentemente il mio dire è stato oggetto di polemica per aver paragonato i testimoni di giustizia agli ebrei deportati ad Auschwitz. Chiedo scusa ai familiari delle vittime dell’olocausto, non era assolutamente mia intenzione ferire la memoria di nessuno.
Volevo Semplicemente manifestare la condizione che noi testimoni siamo costretti a vivere per via di uno Stato praticamente assente: ci sentiamo chiamati a morire tutti i giorni.
Rischiamo di subire da un momento all’altro un attacco mortale da parte di tutte quelle persone che ci vedono come “nemici”, mentre lo Stato rimane inerte a guardare tutto quello che ci capita senza prendere provvedimento alcuno.
Non sono mai stata antisemita o razzista, ho sempre lottato per una categoria – quella dei testimoni e quella dei collaboratori – che è debole e inascoltata!
13,00 – “Gli ebrei ad Auschwitz hanno avuto almeno la fortuna di essere stati uccisi”.
Incredibile ma vero, parla così una parlamentare della Repubblica. Si tratta della deputata Piera Aiello, eletta nel collegio di Marsala e Trapani, con il partito dei Cinque Stelle.
Di Aiello ci siamo occupati in diverse inchieste su Tp24. In particolare abbiamo scoperto e raccontato che Aiello non si poteva candidare alle elezioni politiche, perché non aveva un certificato elettorale valido. E’ infatti una “testimone di giustizia”. Dopo l’uccisione del marito e del suocero, si è dissociata dalla famiglia mafiosa della sua città, Partanna, nel Belice, e da allora ha un altro nome, un’altra identità, un posto alla Regione Siciliana, la scorta, e una grande carriera come “testimonial” dell’antimafia, che l’ha portata anche in Parlamento. Nel suo curriculum vanta anche la presidenza della famigerata associazione antiracket di Marsala (anche di questa ce ne siamo occupati più volte, e il caso è finito pure sulle Iene).
Mentre alla Camera dei Deputati non la si vede più da tempo, per assenze giustificate da motivi di salute, Aiello gira l’Italia raccontando la sua esperienza, e nel corso di un intervento, come vedete nel video qui pubblicato, ha paragonato la condizione dei testimoni di giustizia a quella … dei deportati nei campi di concentramento. Di più: questi sono fortunati, perché sono stati uccisi …
Un’ignoranza crassa della storia, irrispettosa di tutti coloro che sono stati torturati, ridotti in schiavitù, uccisi nelle camere a gas e infine bruciati nei forni crematori.
C’è da rimanere soltanto senza parole.