Fonte:
Segnalazione CE
«La matrice coloniale del sionismo, infatti, è la vera causa del conflitto che da oltre 76 anni devasta la Palestina storica e l’intera regione»
Blog di un importante quotidiano nazionale pubblica un articolo sul sionismo dove il movimento risorgimentale ebraico viene visto come un movimento colonialista, esclusivista e genocida volto a: «una “ebraizzazione della terra”, che prevedeva l’allontanamento da quella stessa terra di tutte le pluralità non riconducibili all’ebraismo. Di qui la Nakba, la colonizzazione, il muro, l’apartheid, l’assedio di Gaza, le leggi razziali che riconoscono cittadinanza piena ai soli ebrei… le affermazioni degli attuali membri del governo israeliano che inneggiano alla pulizia etnica e al genocidio non suonano affatto in discontinuità con l’ideologia sionista, ma si inseriscono in modo più che lineare in tale ideologia.». Secondo l’autrice dell’articolo il sionismo è, per la sua natura, volto allo sterminio dei non ebrei: «perché la presenza di milioni di arabi, cristiani, musulmani, armeni nel territorio israeliano impedisce la realizzazione di uno stato per soli ebrei, uno stato etnocratico e razzista, nel senso più letterale del termine. Israele, in sostanza, non può esistere (o non pienamente) finché il popolo palestinese sopravvive.»