12 Novembre 2015

Accoltellamento antisemita a Milano

Luogo:

Milano

Fonte:

Mosaico-cem

Autore:

Simona Ravizza, Gianni Santucci

Accoltellato un giovane ebreo a Milano

“Accoltellato un membro della nostra Comunità, da uno sconosciuto, che è riuscito a fuggire e non è stato identificato.

La vittima dell’aggressione è in ospedale e non abbiamo al momento ulteriori notizie sul suo stato di salute. Speriamo che sia un episodio isolato e siamo in contatto con le forze dell’ordine per alzare il livello di controllo”. Questo il comunicato ufficiale rilasciato nella serata dell’aggressione, dai presidenti della Comunità di Milano.

La sera di giovedì 12 novembre, alle 20.15 circa, davanti al ristorante casher Carmel di Milano, nella zona della Scuola ebraica, un giovane ebreo è stato accoltellato, con 10 pugnalate, soprattutto al volto, dove ha riportato un taglio di 7 centimetri, e alla schiena. Ha reagito, ha lottato, è stato subito soccorso e portato in ospedale, a Niguarda, dove in serata si è recato il co-presidente della Comunità Milo Hasbani.

Genero di rav Hetzkia Levi, il giovane non sarebbe in pericolo di vita ma la prognosi non è ancora stata sciolta. Le ferite hanno reso necessaria l’applicazione di oltre 70 punti di sutura e un intervento ricostruttivo al viso.

Responsabile dell’attentato sarebbe un uomo incappucciato, che è riuscito a fuggire.

La vittima, Nathan Graff, è stato aggredito alle spalle e deve la sua salvezza alla sua prestanza fisica (è alto un metro e novanta ed è di corporatura robusta)  e all’intervento di uno studente israeliano che, vista la scena, è intervenuto urlando. L’aggressore ha interrotto l’azione violenta ed è scappato, pare verso due complici con i quali si è dileguato.

Lo studente si è dedicato a prestare le prime cure e ha chiamato il 118.

“Siamo vicini al giovane e alla sua famiglia” dicono i responsabili della Comunità “E confidiamo si tratti di un episodio isolato”.

Sul posto è intervenuta la Digos. Le misure di sicurezza saranno rafforzate.

La dinamica dell’agguato fa pensare ad un obiettivo scelto a caso, riconoscibile come “ebreo” per la kippà e la barba. Nathan era infatti appena sceso da un taxi e si stava dirigendo verso la sua abitazione, a pochi metri dal luogo dell’aggressione.

La Comunità ebraica sta ricevendo in queste ore numerose attestazioni di solidarietà da parte di semplici cittadini, spesso abitanti della zona, e dalle istituzioni.

“La vita continua come sempre – dice Raffaele Besso – e ci auguriamo che questo sia un caso isolato. Agli ebrei milanesi dico di stare tranquilli, perché come sempre faremo tutto il necessario per garantire la vostra sicurezza”.