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EUobserver
Secondo i dati pubblicati giovedì 11 luglio 2024 dall’Agenzia per i diritti fondamentali dell’UE (European Union Agency for Fundamental Rights, d’ora in avanti FRA), l’Europa stava già assistendo a un’ondata di attacchi antisemiti prima degli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023 e della risposta militare di Israele a Gaza.
Tuttavia dall’inizio della guerra a Gaza il numero degli attacchi è aumentato di circa il 400%.
L’indagine di FRA, che ha sede a Vienna, ha rilevato che il 96% degli ebrei in Europa sperimenta l’antisemitismo nella vita quotidiana e l’80% ritiene che il fenomeno sia aumentato nel loro paese nei cinque anni precedenti l’indagine. Inoltre, il 53% si preoccupa per la propria sicurezza e il 60% per quella della propria famiglia.
L’indagine, alla quale hanno preso parte 8.000 ebrei, ha interessato Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Spagna e Svezia – Paesi dove vive circa il 96% della popolazione ebraica stimata dell’UE. Da gennaio a giugno 2023, quasi 8.000 ebrei dai 16 anni in su hanno partecipato al sondaggio online.
Il numero degli attacchi contro gli ebrei è aumentato dopo gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre che hanno ucciso più di 1.100 israeliani. Secondo il Ministero della Sanità di Gaza, la risposta militare di Israele a Gaza ha provocato un bilancio delle vittime di oltre 38.000 persone.
Nei mesi di gennaio e febbraio, l’indagine ha coinvolto le più grandi organizzazioni delle comunità ebraiche nazionali nei paesi esaminati per comprendere l’impatto degli attacchi su queste comunità. Alcune organizzazioni hanno segnalato un aumento degli episodi di antisemitismo di oltre il 400%.
Il mese scorso, l’Associazione federale tedesca dei centri di ricerca e d’informazione sull’antisemitismo ha segnalato un aumento dell’80% degli incidenti antisemiti nel 2023, di cui ben oltre la metà del totale si è verificata dopo gli attacchi del 7 ottobre.
“La nostra ricerca mostra che i periodi di tensione in Medio Oriente sono spesso seguiti da un aumento del numero di episodi di antisemitismo nell’UE”, ha detto a EUobserver il direttore di FRA, Sirpa Rautio.
“Sebbene i risultati dell’indagine indichino alcuni piccoli miglioramenti rispetto alla nostra ultima indagine sull’antisemitismo nel 2018, l’effetto di ricaduta del conflitto in Medio Oriente sta erodendo il progresso duramente raggiunto”, ha aggiunto.
Nel 2021, la Commissione Europea ha adottato la sua primissima strategia UE per combattere l’antisemitismo e per la promozione della vita ebraica, mentre 14 paesi dell’Unione Europea hanno adottato proprie strategie nazionali contro l’antisemitismo.
I governi dovrebbero “finanziare e monitorare le strategie di antisemitismo, investire di più nella protezione delle comunità ebraiche e incoraggiare la denuncia e la registrazione degli incidenti antisemiti”, ha affermato Rautio.
La FRA ha inoltre esortato le piattaforme online a fare di più per affrontare e rimuovere i contenuti antisemiti online, in linea con le norme stabilite nella legge sui servizi digitali dell’UE.
Le piattaforme devono anche indagare e perseguire i contenuti antisemiti illegali online, ha affermato l’agenzia. Le conseguenze della guerra di Gaza sono state un fattore importante e polarizzante anche nelle recenti elezioni in Francia e nel Regno Unito.
In Francia, il Raggruppamento Nazionale di estrema destra di Marine Le Pen ha cercato di posizionarsi come uno “scudo” per gli ebrei francesi, un netto cambiamento rispetto all’antisemitismo e alla negazione dell’Olocausto del padre, l’ex leader del Fronte Nazionale Jean-Marie Le Pen, e di diversi dei suoi alleati.
In vista del secondo turno delle elezioni parlamentari francesi di domenica, il ministro israeliano della Diaspora Aairs Amichai Chikli ha detto che il leader del partito Rassemblement National sarebbe “eccellente per Israele”, spingendo il presidente francese Emmanuel Macron a lamentarsi personalmente con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sul fatto che le osservazioni erano “inaccettabili” interferenze.
Nel frattempo, alle elezioni generali del Regno Unito della scorsa settimana, cinque parlamentari indipendenti sono stati eletti con un biglietto filo-palestinese dopo aver beneficiato di un voto di protesta contro la posizione del partito laburista sulla guerra di Gaza.
Proprio oggi, 11 luglio 2024, la Commissione Europea ospita un incontro dedicato all’antisemitismo.
Traduzione libera a cura dell’Osservatorio antisemitismo.