Fonte:
ilmessaggero.it
Autore:
Marco Pasqua
Stormfront, torna in carcere neonazista ai domiciliari: ha inviato cartolina minatoria al presidente della comunità ebraica
Non ha rispettato il divieto di comunicare via web e per questo Mirko Viola, l’estremista di destra animatore del forum Stormfront, chiuso dalla Polizia Postale, dovrà tornare in carcere. La sentenza emessa lo scorso 8 aprile, dal gup, Carmine Castaldo, prevedeva, infatti, che durante la detenzione ai domiciliari, Viola non potesse comunicare attraverso la rete. Per questo, la polizia ha continuato a tenerlo sotto controllo. Scoprendo che lo stesso giorno della sentenza –a suo carico una condanna a due anni e otto mesi – aveva spedito una cartolina al presidente della Comunità ebraica Pacifici, recante una citazione delle “Elegie” di Properzio scritta in latino, con il quale si afferma la superiorità delle leggi «indotte dal sangue» rispetto a quelle applicate dalla giustizia. Sullo sfondo della cartolina, un’immagine di Roma. Il messaggio, secondo quanto riferisce chi lo ha visionato, aveva dei contenuti minatori.
Alla base della decisione dell’Autorità giudiziaria ci sono alcune email inviate dallo stesso alla società datrice di lavoro. Su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Luca Tescaroli, il Gip Castaldo ha disposto la revoca del regime degli arresti domiciliari e, contestualmente, la custodia cautelare in carcere per Mirko Viola. Questa mattina gli agenti delle Digos di Roma e Milano e della Polizia Postale hanno eseguito il provvedimento restrittivo, sulla base del quale il Viola è stato poi trasferito nel carcere di San Vittore.
Nel corso della perquisizione eseguita nell’abitazione in cui stava scontando i domiciliari, a Milano, gli agenti hanno trovato e sequestrato materiale informatico, che sarà ora analizzato dalla Postale.
Insieme a Viola, lo scorso 8 aprile, vennero condannati con rito abbreviato, a tre anni Daniele Scarpino, 24 anni, ideologo del gruppo; a 2 anni e sei mesi Diego Masi, 30 anni, di Ceccano (Frosinone); e Luca Ciampaglia, 23 anni di Atri (Teramo), entrambi moderatori del forum. Per Scarpino era stata disposta anche l’interdizione dai pubblici uffici.
Nelle 54 pagine di motivazioni della sentenza, il gup ha evidenziato che gli arrestati avevano dato vita ad un «accordo criminoso», finalizzato alla «commissione di un numero indeterminato e sicuramente elevato» di reati previsti dalla Legge Mancino. E non volevano limitarsi a rimanere confinati in uno spazio virtuale che iniziava a non soddisfarli più. Dopo aver di fatto «conquistato» la sezione italiana del forum neonazista di Stormfront, avevano posto i fondamenti «di un gruppo operante con una struttura più ampia rispetto al forum vero e proprio, più concreta ed operativa sul territorio, ed avente le caratteristiche tipiche di movimenti che ricordano lo spontaneismo armato di alcune formazioni di estrema destra operanti in Italia a cavallo degli anni Ottanta». Un gruppo, dunque, con un’accresciuta «pericolosità concreta», visto che si non si accontentava più «della mera propaganda delle idee»