Fonte:
La Stampa edizione di Torino
Autore:
Lodovico Poletto
L’ira della comunità ebraica
“La consigliera si dimetta”
Il presidente Disegni: aspettiamo ancora riposte dai vertici del M5s Insulti e offese sui social, la grillina Amore chiude il profilo Facebook
Via da Facebook. Consigliata – dicono – da «qualche buon amico che ha ancora all’interno del Movimento» – la consigliera Monica Amore, l’autrice del post antisemita pubblicato l’altro giorno sul suo profilo social, ha spento tutto. E dopo mesi di intensa attività, e commenti sparsi – dalla pandemia ai vaccini, alle mascherine – si è eclissata dalla rete. E mentre lei si prende una pausa dal virtuale, il mondo reale ancora discute di ciò che è accaduto. Dario Disegni, presidente della comunità ebraica di Torino è un po’ meno adirato dell’altro giorno. Ma il suo pensiero non è cambiato di una virgola: «Abbiamo pubblicamente chiesto di prendere dei provvedimenti. E sarebbe il caso che quella persona si dimettesse. Abbiamo anche domandato al Movimento 5 Stelle se la linea della loro consigliera possa essere accettata. E se non si sia oltrepassato la misura, arrivando a negare con quello scritto i fondamenti stessi della nostra Carta costituzionale». Disegni è misurato nei termini ma dice: «Attendiamo risposte». E ancora «Le valutazioni le faremo soltanto dopo». Chi ha già fatto le sue valutazioni è Monica Amore che, già l’altra sera si scagliava contro «chi mi attacca per quel post. Me ne stanno dicendo di tutti colori. E questo è assolutamente inaccettabile: ho rimosso quella vignetta, che vogliono di più?» E così dopo una giornata tormentata ha chiuso la pagina Facebook ed è scomparsa. Lasciando ad una fetta del Movimento torinese – e ad alcuni suoi compagni di maggioranza – il compito di prenderne le parti. Spiegando che lei «è proprio così», «è verace» tornando a parlare di «leggerezza» e via elencando. Lei intanto replica da lontano: «Non sono antisemita». E ancora: «L’odio innescato contro di me è qualcosa di veramente inaccettabile». E promette denunce a chi l’ha insultata. Ma fermare gli haters -chi cioè scrive con leggerezza e senza pensarci insulti anche pesanti – è operazione assai complicata. E la consigliera che, per una leggerezza è sconfinata nell’antisemitismo, affida i suoi pensieri agli amici. Fine della giornata. Su tutti da segnalare la frase dell’assessore Marco Giusta che dice: «L’antisemitismo in ogni sua forma, anche più lieve e disattenta, per me non è accettabile e giustificabile in alcun modo…. Bene ha fatto chi si è sdegnato e ha preteso chiarezza».