Fonte:
www.opinione.it
Autore:
Eva Ruth Palmieri
Nizza e Israele
Quando Israele gridava aiuto e lanciava l’allarme per gli attentati suicidi tra i civili, compiuti da fanatici terroristi, gli fu risposto che gli attentatori non erano terroristi ma “resistenti all’occupazione”, che se la sbrigasse da sola. Quando Israele metteva l’Europa in guardia dai pericoli dell’“ideologia malata del fanatismo terrorista”, la risposta fu che andavano boicottati i prodotti frutto dell’“occupazione”, che se la sbrigasse da sola.
Quando ci furono attentati tra i civili nei ristoranti, nei centri commerciali, e tra i civili inermi in Israele, il mondo girò la testa dall’altra parte, perché sarebbe stato sufficiente “mettere fine all’occupazione”, che se la sbrigasse da sola. Quando Israele mostrò al mondo la ferocia di Hamas che festeggiava ogni morto ebreo, il mondo pensò che non li riguardava. Quando le stragi di civili avvennero con le stesse modalità della strage di Nizza, Israele fu lasciata sola. In risposta al silenzio del mondo sui suoi morti Israele ha aperto le sue porte a migliaia di ebrei francesi ed europei, lasciati soli dai propri governi. Ha continuato a credere e a promuovere la democrazia, a mantenere fermo il suo intento di restare un Paese inclusivo, democratico e multietnico, ha continuato da sola a credere nei valori universali della convivenza e a credere nella pace. Israele è stata abbandonata.
Davanti alla strage di Nizza, Israele ha dichiarato la propria vicinanza e solidarietà con il popolo francese, ha riaffermato la sua volontà di combattere insieme contro chi vuole annientare la Libertà, la Fratellanza, e l’Uguaglianza. E che il Male si sconfigge solo restando uniti. Trovate le differenze.