Fonte:
la Repubblica edizione di Roma
Autore:
Federica Angeli
Stormfront, arresti e perquisizioni contro i neonazisti
Attacchi online a Roberto Saviano, al sindaco di Lampedusa e a Carla Di Veroli
«L’ebreo Saviano vuole candidare un nero come sindaco di Castelvolturno». «Il solito giudeo coccolanegri che vuole distruggere la razza europea riempiendoci di sensi di colpa quando poi difende il sionismo, la peggiore piaga criminale attuale dell’umanità». «Noi siamo quello che facciamo, gli ebrei sono la nostra sfortuna». E ancora, nel 2012, contro il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini «sembra un’ebrea, assomiglia alla Nirenstein (una giornalista, ndr), due orribili befane partorite da una covata malefica ebraica». Infine attacchi a Carla Di Veroli quando era assessore alle politiche culturali dell’XI municipio e a due cronisti di Repubblica che hanno raccontato dei loro attacchi. Messaggi lanciati nel web firmati con ridicoli nickname: Complotto Giudaico, Re Arduino, Legionario88, Lupoereo, Adolf Galland, MrOlodolo. Questi e tanti altri i nomignoli utilizzati dagli eredi di Stormfront, coloro che, dopo l’arresto di 4 nazifascisti e l’oscuramento del sito neonazista, hanno continuato la propaganda attraverso YouTube e altri canali telematici. Nel mirino della Digos romana, che ieri all’alba ha eseguito 35 perquisizioni nei confronti di altrettante persone in tutta Italia (da Roma a Milano), sono finiti i nuovi componenti di un forum nazista. Uno di loro, Sergio Bettoni, alias Adolf, trovato in possesso, nel suo appartamento a Mantova, di munizioni da guerra, due fucili (due moschettoni, uno dei quali funzionante), un involucro di bomba a mano, 7 baionette, una bandiera con svastica e un metaldetector, è stato arrestato. Gli altri 34 sono accusati di diffusione sulla rete di idee fondate sull’odio razziale ed etnico e di incitamento a commettere atti di discriminazione e di violenza per motivi razziali ed etnici. Su sollecitazione del pubblico ministero Luca Tescaroli gli investigatori della Digos hanno così identificato gli autori di messaggi e di un filmato postato su internet chiamato «Il nemico occulto. Un documentario sulla questione ebraica», realizzato da utenti della sezione italiana del forum Stormfront, che riproduceva immagini finalizzate ad accusare gli ebrei della crisi economica mondiale, indicando alcuni di loro come titolari di ruoli apicali all’interno di banche e altre istituzioni. L’attività di indagine segue l’operazione Stormfront culminata nel novembre 2012 con l’arresto di Daniele Scarpino, Diego Masi, Mirko Viol e Luca Ciampaglia accusati, si legge nell’ordinanza, di «diffusione di idee online e tramite volantinaggio, fondate sulla superiorità della razza bianca, sull’odio razziale ed etnico, e di incitamento a commettere atti di discriminazione e di violenza per moti-vi razziali». La sentenza di condanna fu epocale: per la prima volta un magistrato ha riconosciuto un’associazione a delinquere “virtuale”, ovvero consolidatasi sul web. «Il tentativo di far rinascere in Italia il gruppo nazistafascista Stormfront—ha dichiarato il presidente dell’Anpi, associazione partigiani italiana, Vito Francesco Pol caro —è assai inquietante e pericoloso. La nuova operazione in corso in tutto il Paese da parte delle forze dell’ordine per contrastare questo disegno è quindi molto positiva e sta portando alla giusta direzione.