24 Aprile 2015

Roma: no ad una piazza dedicata a Giorgio Almirante

Fonte:

la Repubblica edizione di Roma

Autore:

Mauro Favale

No a via Almirante e al sacrario fascista

Liberazione, vigilia di festa e polemiche

Grazie alla bocciatura dell’aula Giulio Cesare, Roma non avrà, almeno per ora, nessuna “piazza Giorgio Almirante, statista”, come recita invece la targa posta anni fa a Sacrofano che all’ex segretario dell’ Msi ha dedicato pure un busto in bronzo. Così come fece anche Affile, 80 chilometri a est della capitale, dove non si sono risparmiati neppure un Mausoleo intitolato al gerarca fascista, governatore della Libia, ministro della Difesa della Repubblica di Salò, Rodolfo Graziani, inserito dall’Onu nella lista dei criminali di guerra per aver bombardato col gas le popolazioni africane.

Ora per quel sacrario, oggetto di infinite polemiche e interrogazioni parlamentari, la Regione Lazio ha chiesto indietro alla giunta guidata dal sindaco Ercole Viri poco più di 34 mila euro di finanziamenti concessi quando quel monumento era genericamente dedicato al ‘Milite ignoto”. Un atto voluto dal governatore Nicola Zingaretti per riparare a un «vulnus amministrativo» (il cambio in corso d’opera dell’intitolazione fatto, spiegò Viri, «perché altrimenti la Regione non ci avrebbe concesso lo stanziamento» ) e per »una questione etica, perché lo Stato non può finanziare monumenti a persone come Graziani». Due decisioni ( la bocciatura della proposta di intitolare una via ad Almirante e la revoca del finanziamento per il Mausoleo di Affile) che arrivano a due giorni dal 25 aprile, rinfocolando le polemiche sulla festa della Liberazione. La destra, ovviamente, insorge. Francesco Storace arriva a dire che «Zingaretti sta oltrepassando il limite dell’abuso d’ufficio e chela sua «è solo propaganda per il 25 aprile». Da Affile replica il sindaco Viri: «Nessuna legge vieta di intitolare il mausoleo a Graziani. Noi abbiamo ottemperato a tutti gli impegni e vogliono revocare un finanziamento, che non può essere revocato, solo per una questione politica».

Ma anche in Campidoglio non mancano i contrasti, con Fratelli d’Italia e Forza Italia che parlano di «scure bolscevica» calata sulle due mozioni attraverso le quali dedicare una via o una piazza ad Almirante. In aula Giulio Cesare, però, insieme al centrodestra, a favore del provvedimento, hanno votato anche due esponenti del Pd, Orlando Corsetti e Ilaria Piccolo, e uno dei 5 Stelle, Enrico Stefano. «Ritenevo che i tempi fossero maturi per una riflessione politica scevra da preconcetti e ideologie politiche», il commento di Dario Rossin, Fi.

Nel frattempo, è tutto pronto per le celebrazioni del 70esimo anniversario della Liberazione che, a testimonianza delle difficoltà di una reale “pacificazione”, si svolgeranno in piazze diverse. Quella con tutte le istituzioni, sarà in Campidoglio L’Anpi e alcuni movimenti sociali si ritroveranno, come tradizione, a Porta San Paolo. Cancellata, dopo le polemiche con la Brigata Ebraica, la sfilata in centro, quest’anno i cortei verranno organizzati solo in periferia, a Casalbertone e a Tor Sapienza.

Dalle 17 alle 20, davanti a Palazzo Senatorio, si celebra «La storia più bella», iniziativa dedicata a due protagonisti di quella storia, recentemente scomparsi: il ‘comandante Max”, Massimo Rendina, partigiano prima e poi presidente dell’ Anpi, ed Elio Toaff, anch’egli partigiano e rabbino capo di Roma, morto pochi giorni fa. Tra gli eventi in programma, anche un “Gran premio ciclistico della Liberazione” che comporterà tra le 9 e le 10 e tra le 12 e le 15.30 chiusure di strade e deviazioni di bus.