1 Novembre 2019

Reazioni in merito alla Commissione per il contrasto ai fenomeni di intolleranza votata al Senato

Fonte:

Corriere della Sera

Autore:

Andrea Arzilli

Segre: delusa e stupita dalle astensioni

Gli ebrei e il Vaticano criticano il centrodestra. Berlusconi: no a strumentalizzazioni. Monito di Mattarella.
II Quirinale «Non bisogna mai abbassare la guardia su chi vuole riscrivere la storia»

«Sono rimasta delusa e stupita». Così la senatrice Liliana Segre, 89 anni, il giorno dopo il voto che ha spaccato il Senato sulla commissione da lei proposta per contrastare «intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza». Alla fine la commissione nasce grazie ai 151 sì. Ma a scatenare la bufera sono le 98 astensioni arrivate dal centrodestra. «Molti mi hanno manifestato solidarietà, ma sono rimasta male — racconta la senatrice —. Ho notato che all’esito del voto i battimani nei miei confronti sono stati enormi, anche tra chi non ha votato a favore. Ho pensato che fosse un controsenso. C’è stata ovviamente obbedienza ai gruppi, ma per fortuna c’è ancora chi ragiona con la sua testa. Se il Senato fosse composto da persone che dicono sì o no a seconda del comando ricevuto, ci sarebbe da piangere». E dell’uso politico di una commissione nata su basi etiche che Segre non si capacita. «Sono al Senato per caso, ci sono arrivata a 88 anni, non ho mai fatto politica e ragiono in termini etici e morali. Mi sono rivolta alle coscienze, pensavo che una commissione contro l’odio dovesse essere accettata da tutti. Mi sembrava quasi banale», dice la senatrice. Che ribadisce come non possa esistere un diritto all’odio: «Per fortuna tantissimi la pensano diversamente», commenta prima di sottolineare che «odiare è perdere tempo prezioso, un peccato verso se stessi» e che la commissione serve perché «non si può più rimanere indifferenti. E lo dico io che l’odio ce l’ho scritto sul braccio». Adesso la commissione prenderà forma: «Importante che si cerchi di prevenire l’odio visto che è dappertutto», spiega Segre a cui arriva il sostegno di Comunità ebraica e Vaticano. Ruth Dureghello, presidente degli ebrei romani, non nasconde lo «sconcerto per l’astensione di alcune forze politiche». E il segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, esprime «preoccupazione» per quanto accaduto. Il leader di FI Silvio Berlusconi invita però a «non strumentalizzare» il voto del suo partito. Mentre dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, arriva un monito: «Non vanno sottovalutati tentativi che negano o vogliono riscrivere la storia» per «alimentare, discriminazioni e odio».

Photo Credits: Corriere della Sera