Fonte:
Corriere Fiorentino
Autore:
Simone Dinelli
Tre Daspo per lo striscione con Hitler
Il provvedimento della Questura di Lucca nei confronti degli ultrà del Forte dei Marmi Hockey
Tre provvedimenti di Daspo della durata di 2 anni ciascuno, per altrettanti tifosi della squadra di hockey su pista del Forte dei Marmi (la cui frangia di ultras è orientata a destra) ritenuti colpevoli di aver esposto uno striscione raffigurante l’immagine stilizzata di Adolf Hitler. È la decisione presa dalla Questura di Lucca al termine delle indagini sulla partita dello scorso 30 settembre fra i tre volte campioni d’Italia fortemarmini e i «cugini» del Cgc Viareggio, andata in scena proprio a Viareggio e valida per le semifinali della Supercoppa italiana (competizione, questa, poi vinta proprio dal Forte dei Marmi in finale contro Lodi). I provvedimenti, emessi al termine di una lunga indagine, sono diventati subito esecutivi e impediranno ai tre supporters di prendere parte sabato prossimo alla nuova sfida fra Forte dei Marmi e Cgc, in programma ancora a Viareggio e valida stavolta come partita di campionato. Non solo: ai tre tifosi non sarà consentito neppure di avvicinarsi al luogo dove si svolgono gli incontri — anche nelle ore antecedenti e successive — né di accedere e intrattenersi in stazioni ferroviarie o caselli autostradali da dove transitano i tifosi nei giorni delle partite. La violazione di tali obblighi, spiega la Questura, comporterebbe la reclusione in carcere e sanzioni pecuniarie pesantissime. Gli accertamenti da parte della polizia andranno comunque avanti anche nelle prossime settimane, così da stabilire altre eventuali responsabilità. Lo scorso 30 settembre, prima dell’inizio della partita, nel lato del palazzetto riservato alla tifoseria ospite è comparso un drappo raffigurante l’immagine stilizzata del volto di Hitler. Un gesto, questo, che aveva innescato la reazione di un gruppo di ultras viareggini (la cui tifoseria è invece orientata a sinistra), che ha minacciato di non far neppure iniziare l’incontro se non fosse stato rimosso lo striscione. Il rapido intervento delle forze dell’ordine ha consentito poi il regolare svolgimento del match, concluso con la vittoria per 5-4 del Forte. Nei giorni successivi però si sono scatenate forti polemiche sia fra opposte tifoserie (che rendono sin da ora «incandescente» il clima in vista di sabato) che all’interno della stessa comunità fortemarmina, dove lo striscione è stato oggetto di pesanti critiche. Pochi giorni dopo l’accaduto, un gruppo di tifosi della formazione versiliese si è presentato spontaneamente in Questura auto accusandosi di aver introdotto il drappo all’interno del palazzetto, ma cercando di spiegare come il manifesto fosse in realtà di natura goliardica e l’immagine rappresentasse Charlie Chaplin, non Hitler. Una spiegazione che non ha convinto gli inquirenti. Sempre a Forte dei Marmi, subito dopo l’esplosione del caso sugli adesivi di Anna Frank all’Olimpico, un imprenditore sponsor della squadra di hockey su pista ha postato sulla sua pagina Facebook la frase «Al prossimo derby Anna Frank con la maglia del Centro (il Cgc Viareggio ndr)». Per questa ragione, la società fortemarmina ha deciso di interrompere con lui ogni collaborazione. I provvedimenti emessi ieri, spiega ancora la Questura di Lucca, si inseriscono in una attività di prevenzione e repressione che ha portato quest’anno all’emanazione di 27 Daspo. Sono in corso accertamenti anche sugli episodi avvenuti al termine della partita di calcio di Lega Pro fra Lucchese e Carrarese, che non riguardano però la polemica sulla curva rossonera rimasta vuota durante l’omaggio al superstite dei campi di sterminio nazisti, Dante Unti.