Fonte:
La Repubblica edizione di Milano
Autore:
Andrea Montanari
Lega e Forza Italia ospiti a CasaPound
L’Anpi : vietate il palco
Ai dibattiti della festa nera Comi, Gallera e Grimoldi
Pd e Sel: è la svolta a destra per seguire Salvini
A POCHI giorni dalla festa nazionale di CasaPound “Direzione Rivoluzione”, in programma in città in una sede ancora top secret, scoppia una nuova polemica. La partecipazione di esponenti di Forza Italia e della Lega tra gli invitati alla kermesse della formazione di destra, infatti, suscita l’indignazione dell’Anpi, l’Associazione nazionale partigiani. Ma anche del Comitato unitario antifascista milanese, della Camera del lavoro, che aveva già organizzato un presidio domani davanti alla Loggia dei Mercanti simbolo della Resistenza in coincidenza con il primo giorno della Festa nera, e delle forze politiche di centrosinistra. A iniziare dal Pd e da Sel. «Siamo di fronte a una violazione delle leggi Scelba e Mancino contro la ricostituzione del partito fascista, non solo della Costituzione — tuona Antonio Pizzinato dell’Anpi — . La partecipazione di esponenti della Lega e di Forza Italia rende la cosa ancora più grave. Chiediamo a tutti i democratici di intervenire al presidio di domani e ribadiamo la richiesta fatta anche al presidente della Repubblica, al ministro dell’Interno e al prefetto di vietare la manifestazione. Partecipare al presidio sarà il modo migliore di rispondere a questo tipo di provocazioni». A scatenare ulteriormente la protesta dell’Anpi e del centro-sinistra è stata l’anticipazione fatta ieri da CasaPound di alcuni nomi di dirigenti di spicco di Forza Italia, dall’europarlamentare Lara Comi al coordinatore cittadino Giulio Gallera, e del segretario della Lega Lombarda Paolo Grimaldi tra gli ospiti dei dibattiti della tre giorni organizzata dalla sigla di estrema destra. Tra questi, anche l’ex magistrato oggi parlamentare di Scelta civica Stefano Dambruoso che, però, sarebbe ancora in forse. «Forza Italia e la Lega si confermano forze sempre più a destra pur di cedere alle danze di Salvini — attacca il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri — . La partecipazione a questa manifestazione dimostra la loro svolta a destra e l’abbandono dell’area moderata». Un altro democratico, il parlamentare Emanuele Fiano, candidato alle primarie del centrosinistra per la scelta del sindaco, definisce «una vergogna» il supporto di Forza Italia a Casa-Pound. «La nostra Costituzione e le nostre leggi parlano chiaro — sottolinea Fiano — . Il fascismo non può e non deve rinascere in nessuna forma in Italia e tutti coloro che lo intendono propagandare, evocare, o anche solo simboleggiare, calpestano la storia democratica di questo Paese. Per questo il raduno dei neofascisti di CasaPound non deve essere permesso, senza se e senza ma». Protesta anche la coordinatrice lombarda di Sel Chiara Cremonesi: «Ci chiediamo se Gallera e Dambruoso siano consapevoli della vera natura degli organizzatori — si domanda l’esponente di Sel — . E se non credano sia meglio smentire questa notizia». Nei giorni scorsi, anche i parlamentari di Sel Bordo e Farina avevano scritto al ministro Angelino Alfano per impedire lo svolgimento del raduno di CasaPound. Dagli interessati, però, nessuna smentita. Anzi. «Da liberale ritengo che il dialogo e il confronto siano valori imprescindibili — si giustifica il forzista Gallera — . Nella mia vita politica, non mi sono mai sottratto al confronto con nessuno». Dello stesso avviso Lara Comi. Perché «se mi invitato io vado sia alla festa dell’Unità che a quella dei Giovani comunisti, se esistono ancora. Vale lo stesso per CasaPound. Partecipo al confronto con le mie idee». Più caustico il leghista Grimaldi: «Vado alla festa di CasaPound perché a quella dell’Unità hanno avuto paura di invitarci, e hanno preferito ospitare solo il governo e i supporter».