Fonte:
La Repubblica edizione di Milano
Autore:
Paolo Berizzi
Campagna online “stop ai nazifascisti in Lombardia”
Petizione per mettere fuorilegge le organizzazioni
Obiettivo: 100mila firme entro il prossimo aprile
«Il fascismo non è un’opinione come le altre, è un crimine». È da questo slogan che prende il via da oggi una campagna regionale — con petizione popolare online — per chiedere lo scioglimento di tutte le organizzazioni neofasciste e neonaziste che da anni scelgono Milano e la Lombardia come teatro per feste, raduni, concerti, parate nostalgiche: razziste e antisemite. L’iniziativa — che punta a raccogliere 100mila firme entro aprile 2016 —è rivolta alle più alte cariche dello Stato: presidente della Repubblica e presidenti di Camera e Senato. «Si chiede l’immediata messa fuori legge di tutte le formazioni neofasciste e neonaziste, da Forza Nuova a Casa Pound a Lealtà Azione alla Comunità militante dei dodici raggi e simili, che traggono ispirazione dal ventennio mussoliniano come dal nazismo e che assumono come modelli di riferimento organizzazioni terroristiche e antisemite dello scorso secolo — spiegano dal Comitato promotore di “Una firma contro il fascismo” — . La volontà da parte di queste organizzazioni di ricostituire il partito fascista, contro la legge, è un dato inconfutabile. Per questo chiediamo il divieto di poter accedere a spazi pubblici, all’aperto o al chiuso, per manifestazioni, convegni, concerti, raccolta firme o altre attività a fini propagandistici». A lanciare l’iniziativa è un largo fronte antifascista che raccoglie decine di realtà milanesi, lombarde e anche di altre regioni: hanno già aderito molte sezioni di Anpi, Cgil, Fiom, Rifondazione comunista, oltre alla galassia delle Reti antifasciste, dei collettivi, dei circoli degli osservatori democratici sulle nuove destre. Il link per firmare la petizione — che sarà promossa anche con iniziative pubbliche, incontri, concerti (e uno spot su Radio popolare) — è già attivo su change.org. Al di là di singole denunce legate a eventi “territoriali”, è la prima volta, di fatto, in Lombardia, che un rete così ampia si rivolge alle massime autorità istituzionali per dire basta al fascismo militante e alla propaganda razzista. Del resto basta ripercorrere le cronache degli ultimi anni: la frequenza con cui a Milano, nell’hinterland e in altre città lombarde, Varese su tutte, i gruppi dell’estrema destra xenofoba hanno messo in piedi manifestazioni di chiara matrice fascista, è ormai nota. Dalla festa per il compleanno di Adolf Hitler a Malnate in provincia di Varese (20 aprile 2013 ) all’incontro del 15 giugno dello stesso anno a Rogoredo promosso dagli Hammerskin con gruppi neonazisti da tutta Europa; dal convegno milanese di Casa Pound con Alba Dorata (15 marzo 2014) al concerto nazi del primo novembre dello scorso anno a Trezzano, con arrivi da Germania, Austria e Finlandia. E poi negli ultimi mesi: il meeting internazionale di Forza Nuova a Cantù a metà settembre di quest’anno — terza edizione, con il benestare del sindaco di centrosinistra, presenti sigle europee antisemite — , il festival nazionale di Casa Pound a Castano Primo, sempre a settembre, e infine l’Hammerfest 2015 (28 novembre scorso). «L’agibilità politica di queste organizzazioni è cresciuta grazie anche all’atteggiamento permissivo delle istituzioni che dovrebbero contrastarle — sostengono i promotori della petizione online — . In questo quadro dovrebbero essere ricordate anche la manifestazione nazionale anti-immigrati in piazza Duomo del 18 ottobre scorso di Lega e Casa Pound, e la parata in stile nazista del 29 aprile, per ricordare Sergio Ramelli, contrapposta ormai da qualche anno alle celebrazioni del 25 aprile».