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Lauder e Di Segni da Draghi: “Lotta all’antisemitismo una priorità”
Nella simbolica data del 4 giugno, il giorno in cui Roma festeggia la liberazione dal nazifascismo, proficuo incontro a Palazzo Chigi tra il Primo ministro Mario Draghi, il presidente del World Jewish Congress Ronald Lauder e la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni.
Piena sintonia, con il Premier, sull’urgenza di un impegno forte e coeso contro l’antisemitismo. Una minaccia che, è stato ricordato durante l’incontro, presenta diversi volti e sfumature. Come quello di chi, all’estrema sinistra, sostiene il boicottaggio di Israele e attraverso una distorsione della realtà promuove istanze che negano allo Stato ebraico il diritto ad esistere e difendersi. O come quello che arriva dall’estrema destra, all’insegna di una radicalizzazione crescente che suscita preoccupazione e la speranza, espressa al Presidente Draghi, di una presa di coscienza degli ambienti giuridici affinché la libertà di parola non si trasformi, con grave pericolo per tutti i cittadini, in libertà di odiare.
Fronti entrambi inquietanti e che sono oggetto d’approfondimento anche della definizione operativa di antisemitismo dell’International Holocaust Remembrance Alliance, portata come modello e punto di partenza per ogni efficace iniziativa di contrasto.
Nell’ambito di una progettualità specificamente dedicata al rilancio turistico del Paese, Lauder ha inoltre sottolineato l’importanza di investire sugli itinerari a tema ebraico. Un modo anch’esso per favorire il dialogo, il confronto e la lotta al pregiudizio.
Presenti all’incontro anche Maram Stern, vicepresidente esecutivo del World Jewish Congress, e l’ambasciatore Luigi Mattiolo, Consigliere diplomatico del Primo ministro. L’Italia, riferisce il suo staff in una nota, è il primo Paese europeo visitato da Lauder dall’inizio dell’emergenza sanitaria.