14 Novembre 2019

Nominata assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli un’attivista dell’antisionismo

Fonte:

La Repubblica, Moked.it

Autore:

Antonio Di Costanzo

Napoli, scontro sull’assessora che disse “sionismo è nazismo”

NAPOLI — Neo assessora del Comune di Napoli accusata di antisemitismo. La protesta della Comunità ebraica di Napoli si abbatte sul sindaco Luigi de Magistris, “colpevole” di aver affidato le deleghe alla Cultura e al Turismo a Eleonora de Majo, consigliera comunale e leader del centro sociale Insurgencia. Scelta accolta con «sconcerto e preoccupazione» dalla Comunità che In una durissima nota ricorda che «nel recente passato, de Majo aveva affermato che il “sionismo è nazismo”, paragonato l’allora premier israeliano Netanyahu a Hitler, definito il governo israeliano “un manipolo di assassini” e gli israeliani “porci, accecati dall’odio, negazionisti e traditori finanche della loro stessa tragedia”, riducendo il numero degli ebrei assassinati nella Shoah a 4 milioni”». Secondo la Comunità è «estremamente discutibile l’attribuzione di un assessorato così importante a chi ha espresso giudizi tanto superficiali quanto offensivi per quegli ebrei che sono stati testimoni del più grande progetto di genocidio che mente umana abbia mai concepito, in un momento storico caratterizzato dal risorgere dell’antisemitismo». Le accuse non turbano più di tanto la neo assessora, che affida la replica a un breve comunicato tutt’altro che conciliante: «Essere radicalmente critici verso l’apartheid che lo Stato dl Israele pratica nei confronti del popolo palestinese non ha nulla a che fare con l’antisemitismo — afferma — Nello specifico questa, che periodicamente mi riguarda, è una polemica strumentale e fuori luogo che si riferisce al commento a una dichiarazione in cui Netanyahu, nel lontano ottobre 2015, dichiarò all’assemblea delle Nazioni unite che “Hitler non voleva sterminare gli ebrei ma solo espellerli”, per poi essere costretto a ritrattare». Parole che alimentano nuove polemiche e la Federazione Italia-Israele ricorda che «de Majo avrà anche la delega ai Rapporti internazionali, cosa per noi incredibile, inopportuna e intollerabile». Coglie al volo l’occasione per accusare la sinistra di antisemitismo il leader della Lega Matteo Salvini: «A Napoli è stata nominata assessore una signorina dei centri sociali che ritiene che Israele sia un Paese dal regime nazista». Per la deputata e consigliera comunale a Napoli Mara Carfagna, invece, la nomina di de Majo è un insulto. Sulla vicenda interviene il presidente dell’Anpi Napoli, Antonio Amoretti: «Saremo vigili sul neo assessore e raddrizzeremo la barca se sarà necessario». 

di Antonio Di Costanzo (Repubblica)

Napoli, una nomina inopportuna”

Preoccupazione, tra gli ebrei napoletani, per la nomina ad assessore comunale alla Cultura e al Turismo della Consigliera Eleonora de Majo. Come si ricorda in una nota diffusa nelle scorse ore, la Consigliera nel recente passato aveva affermato che il “sionismo è nazismo”, paragonato il premier israeliano Netanyahu a Hitler, definito il governo israeliano “un manipolo di assassini” e gli israeliani “porci, accecati dall’odio, negazionisti e traditori finanche della vostra stessa tragedia”. La stessa ha poi messo in dubbio il numero di ebrei assassinati nella Shoah ufficialmente riconosciuto.
“La Comunità – si legge nella nota – ritiene estremamente discutibile l’attribuzione di un assessorato tanto importante quale quello alla Cultura e al Turismo a chi ha espresso giudizi tanto superficiali quanto offensivi per quegli ebrei che, sia a Napoli che in tutta la diaspora e in Israele, sono stati testimoni del più grande progetto di genocidio che mente umana abbia mai concepito”.
“In un momento storico caratterizzato dal risorgere dell’antisemitismo e nelle stesse ore in cui metà degli israeliani è bloccata nei rifugi per l’attacco missilistico che da Gaza punta a colpire indiscriminatamente la popolazione civile di Israele – viene aggiunto nel comunicato – la nomina della Consigliera de Majo appare un atto inopportuno e tale da non favorire il dialogo interculturale e l’impegno per la pace”.

Moked.it (13 novembre 2019)