Fonte:
Il Fatto Quotidiano
Autore:
Davide Milosa
Giovane ebreo aggredito a Milano, la Digos dà la caccia a quindici bulli
Milano, tra via Soderini e via San Gimignano, i ristoranti kosher sono molti. Qui si concentra buona parte degli ebrei della città. Qui c’è la scuola ebraica piantonata giorno e notte da camionette dell’esercito. Qui nel novembre scorso è stato accoltellato un ebreo ortodosso di circa 40 anni. Indagini in corso e aggressore ancora in libertà. E sempre qui domenica pomeriggio un ragazzino ebreo di 15 anni, residente in zona ma nato a Roma, è stato picchiato dal branco al grido: “Ebreo di merda, qui non puoi stare, vattene”.
LA VITTIMA, in quel momento, indossava la kippah, tradizionale copricapo ebraico. Nulla stava facendo, se non bere alla fontanella del campo Olimpia, struttura sportiva di via Soderini frequentata da famiglie e bambini. In realtà il ragazzo, assieme agli amici, stava camminando sul marciapiede. Nel campo è entrato solamente per bere. Anche per questo motivo è forte l’ipotesi che gli aggressori non siano della zona. Inizialmente l’episodio era stato derubricato a semplice ragazzata. Dopodiché le indagini della Digos coordinate dal dottor Claudio Cicimarra hanno chiarito meglio lo scenario. Nessuna ragazzata, ma un atto violento e di bullismo con marcate connotazioni razziali. Di più: se l’aggressore che alla fine del diverbio ha sferrato un pugno in volto al ragazzino è uno solo, il gruppo che per tutto il tempo lo ha spalleggiato, ridendo e urlando, è composto da almeno quindici persone. Molti ragazzi ma, sospettano gli investigatori, anche alcuni maggiorenni. Le indagini proseguono non senza difficoltà. Visto che la zona del campetto non è monitorata dalle telecamere. Fortunatamente alla scena hanno assistito molti testimoni che in questi giorni sono stati tutti sentiti dalla polizia. La vittima, medicata sul posto e non trasportata in ospedale, ha fornito indicazioni non sul suo aggressore ma sulla composizione del gruppo in generale. Per capire se il branco dei 15 è della zona oppure no, la Digos sta accertando se nelle ultime settimane tra via Soderini e via San Gimignano ci siano state altre aggressioni di questo tipo.
MA CERTO L’EPISODIO allarma, visto il precedente di novembre. Allora furono diverse coltellate a ferire Nathan Graffi, 40 anni. “Ha mirato subito al volto, mi voleva uccidere”, dirà la vittima dopo il ricovero all’ospedale Niguarda. Ad oggi, però, e nonostante la diffusione di un identikit, l’aggressore non è ancora stato catturato.