Fonte:
Moked.it
Napoli intitola una via ad Arafat,la protesta della Comunità ebraica
Sconcerto, tra gli ebrei napoletani, per la decisione dell’amministrazione comunale di intitolare una traversa di via Garibaldi ad Yasser Arafat. La decisione è stata presa dalla commissione toponomastica su proposta dell’assessore Alessandra Clemente.
In una nota diramata dalla Comunità ebraica si parla di “sorpresa” nell’apprendere di un tale passo, ufficializzato nelle scorse ore.
“La sorpresa – viene evidenziato – non risiede tanto nella decisione in sé, visto che già in passato il protagonismo della giunta comunale guidata dal sindaco Luigi De Magistris su questioni di competenza di ben altre istituzioni pubbliche si è manifestato con una visione dichiaratamente squilibrata della questione israelo-palestinese”.
Si afferma poi: “Che l’assessore Clemente, probabilmente per motivi che vanno al di là di quella che è la sua attuale carica istituzionale, abbia proposto di intitolare una strada al leader dell’OLP, è questione che si inserisce in scelte di sapore politico locale in cui la Comunità ebraica di Napoli preferisce non entrare, come dimostra l’abitudine di non incontrare prima delle elezioni i candidati alla carica di sindaco”.
Prosegue il messaggio: “La Comunità ebraica è sorpresa del fatto che una simile proposta, peraltro accolta dalla commissione toponomastica comunale, oltre all’inopportunità di sostituire il nome di un personaggio illustre della storia d’Italia con il nome di chi non ha alcun collegamento con il luogo, appaia ancor più discutibile visto che, se è vero che Arafat abbia ricevuto il premio Nobel per la Pace nel 1994, è altrettanto vero che quel premio lo ebbe assieme a Shimon Peres e Itzkach Rabin, i due statisti laburisti israeliani che con Arafat firmarono gli accordi di Oslo”.
Si ricorda quindi: “Yasser Arafat, nel 1969 salì alla guida dell’OLP diventando capo di al-Fatah, l’ala oltranzista e maggiore fazione interna all’Organizzazione per la Liberazione della Palestina che nel corso degli anni compì azioni terroristiche in Medio Oriente e in Europa”.
L’assessore Clemente, sottolinea la Comunità ebraica, “avrebbe potuto fare una proposta di buonsenso e di conciliazione, intitolando una strada senza nome ai tre premi Nobel”. Ma, si conclude la nota, “ha scelto di intitolare una strada a Yasser Arafat dimostrando dove cade la sua scelta tra il ricordo dei Nobel per la Pace ed il terrorista”.
Ad intervenire anche la Federazione Italia-Israele con una nota congiunta del presidente nazionale Giuseppe Crimaldi e del presidente dell’associazione di Napoli Amedeo Cortese. “È paradossale ed imbarazzante — si legge — che mentre la proposta per anni avanzata da noi e dalla Comunità Ebraica di Napoli di intitolare l’attuale Piazzale Tecchio, gerarca fascista, ad Ascarelli, figura storica ed esemplare per la Città di Napoli, sia rimasta dimenticata in qualche cassetto, oggi l’uscente amministrazione lavori per dedicare una via ad Arafat. Ancora una volta emerge la parzialità di questa amministrazione”.