23 Gennaio 2025

Milano, rinvio a giudizio per dodici persone accusate di diffamazione e istigazione a delinquere per motivi di odio razziale nei confronti della senatrice Liliana Segre

Milano, insulti e minacce online a Liliana Segre: in 12 verso il rinvio a giudizio, chieste 17 archiviazioni (compresa quella per chef Rubio)
Dodici persone sono accusate di diffamazione e istigazione a delinquere per motivi di odio razziale nei confronti della senatrice a vita

La Procura di Milano ha chiuso l’inchiesta, in vista della richiesta di rinvio a giudizio, nei confronti di dodici persone accusate di diffamazione e istigazione a delinquere per motivi di odio razziale nei confronti della senatrice a vita, e testimone della Shoah, Liliana Segre. L’indagine, con al centro insulti e minacce soprattutto via social e via e-mail, è coordinata dal pm Nicola Rossato e dal procuratore Marcello Viola e ha portato anche alla richiesta di 17 archiviazioni tra cui quella nei confronti di chef Rubio alias Gabriele Rubini per episodi che vanno dal 2022 al 2023.

Tra gli episodi contestati ci sono insulti e minacce indirizzati alla senatrice per essersi vaccinata contro il Covid ed essersi dichiarata Pro Vax, oltre a messaggi di disprezzo e dallo sfondo antisemita. Quanto invece alle 17 richieste di archiviazione per diffamazione, la Procura spiega che si tratta di post e commenti «privi di elementi diffamatori, ma solo espressivi di critiche di natura politica». Come ha spiegato il procuratore Marcello Viola, si tratta di «un primo segmento di indagini rilevanti e caratterizzate da una certa complessità per l’individuazione dei presunti autori e delle eventuali rispettive responsabilità». Infatti un altro fascicolo relativo a ulteriori querele è stato assegnato al pm Alessandro Gobbis. A denunciare gli insulti e le offese ricevute via social era stata la stessa Segre nell’autunno del 2022.

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