Insulti antisemiti, minacce di morte Segre, 24 denunce contro gli odiatori

Ventiquattro denunce. Sono quelle presentate martedì alla caserma dei carabinieri di Milano 24 dalla senatrice a vita Liliana Segre, assistita dall’avvocato Vincenzo Saponara, per le minacce ricevute (in allegato uno dei post minatori) negli ultimi mesi sui social e via mail. Messaggi di «odio di natura diffamatoria, spesso di carattere antisemita e contenenti auguri di morte». Le 24 denunce, alla Sezione Indagini Telematiche del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo, sono relative ad altrettanti attacchi subiti dalla testimone della Shoah che già da tre anni vive sotto scorta e che all’età di 92 anni è la donna più anziana in Europa a dover aver bisogno della protezione. «Non sono stata io a chiederla — aveva spiegato solo poche settimane fa al Corriere — mi è stata assegnata per le minacce che ricevevo e purtroppo continuo a ricevere, ma la mia scorta è diventata una splendida sorpresa. I carabinieri che ogni giorno mi sono accanto hanno più o meno l’età dei miei nipoti e siamo diventati un’ affiatata famiglia allargata». Lo scorso novembre, al Forum nazionale delle donne ebree d’Italia, la senatrice a vita aveva manifestato l’intenzione di denunciare chi continua a minacciarla di morte per le sue dichiarazioni pro vaccini, per l’essersi schierata contro l’invasione russa dell’Ucraina. Anche se in alcuni casi le minacce hanno ancora, purtroppo, una matrice antisemita. Liliana Segre tuttavia ha continuato nella sua testimonianza alle nuove generazioni della tragedia dell’Olocausto. Agli inquirenti, adesso, il compito di risalire ai suoi detrattori.