Fonte:
La Repubblica edizione di Milano - open.online
Autore:
Sara Bernacchia
Torna a scuola dopo 5 mesi il professore negazionista
Torna a scuola, all’istituto Curie Sraffa, Pietro Marinelli, l’insegnante di diritto che lo scorso 26 gennaio aveva interrotto uno spettacolo teatrale sulla Shoah, a cui stava assistendo con i suoi studenti, per contestare quanto affermato dagli attori sul palco. L’Ufficio scolastico di Milano conferma «di avere avviato e concluso il procedimento disciplinare nei confronti dell’insegnante», che, non avendo fatto richiesta di trasferimento altrove, torna in servizio all’istituto di via Fratelli Zoia. Nei mesi scorsi era stato lo stesso Marinelli — attraverso una lettera aperta al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, pubblicata sui suoi social — a spiegare di essere stato «sospeso per cinque mesi». E, mentre il procedimento disciplinare ha seguito il proprio iter, ieri è arrivata la decisione della giustizia ordinaria. Il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta di archiviazione per il docente, poiché — questo il senso — il negazionismo si configura come reato solo se incita all’odio razziale. Circostanza che, nel caso dell’insegnante, non si sarebbe verificata. A gennaio il docente interruppe lo spettacolo nel momento in cui venivano citati i numeri dello sterminio nazista. «Questa non è la verità — urlò — . Non è storia ma ideologia. La verità è che sei milioni di morti li ha avuti la Germania coi bombardamenti». Per questo era stato indagato dal pubblico ministero Enrico Pavone per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa. Parole simili, però, è stato accertato dal pm, non erano mai state pronunciate prima dal professore e non rientrano nella propaganda antisemita, che risulta aggravata se effettuata con il negazionismo.