Fonte:
www.giornalettismo.com
Che il Partito Democratico sia quello che è, ce n’eravamo accorti da tempo. Intanto però che l’inchiesta sul numero 2 della segreteria di Bersani, Filippo Penati, arriva al suo snodo principale, gli esponenti più anziani e oggettivamente non più tanto svegli vanno in giro a dire che il concorrente di Bersani prende addirittura soldi dall’estero. E se a rendersi ridicolo con nome e cognome ci ha pensato domenica quel sant’uomo di Sposetti,Maria Teresa Meli riporta sul Corriere della Sera la seguente chiacchiera ripresa, come al solito in autorevoli circoli Pd:
“Le chiacchiere che girano tra i detrattori del sindaco di Firenze sono intrise di teorie da complotto giudo plutaico massonico: i finanziamenti arrivano da Israele e dalla destra americana.”
E mentre l’uomo della strada sta lì a domandarsi che cosa entra in tasca a Bibi e Romney se Renzi vince le primarie, ci si scopre a pensare, non da sostenitori di Renzi, che in effetti questa è l’esatta dose di quote di cazzate che possono permettersi tanti “autorevoli dirigenti” del Pd, la cui cultura politica in effetti si è formata su pubblicistica complottistica spesso scritta da analfabeti e ignoranti. Ci mancava solo il complotto demo-pluto-pippo e paperino per nascondere l’inadeguatezza di certa gente.