Fonte:
Corriere del Veneto Venezia e Mestre
Autore:
Matteo Sorio
Mascherine di Mussolini, a Verona è subito bufera: «Mercato dell’orrore, il prefetto le blocchi»
Verona. Il volto di Mussolini e uno dei suoi motti: «Camminare, costruire e, se necessario, combattere e vincere!». L’immagine, e la frase, a coprire il lato visibile della mascherina. Una mascherina anti-Covid19 come quelle che si usano ogni giorno. «Ho saputo della cosa, pure io, tramite i social. Mi sono mosso, anche attraverso i carabinieri, per avere conferme del fatto. Se è accaduto qui a Sona, condanno l’iniziativa». Diceva così, ieri pomeriggio, il sindaco di Sona, Gianluigi Mazzi, mentre ormai facevano il giro del web quelle mascherine, segnalate da «TgVerona.it», che sarebbero state distribuite o comunque proposte proprio da un’azienda di San Giorgio in Salici, frazione della stessa Sona, 17mila abitanti, settimo paese più popoloso della provincia scaligera. Un’«iniziativa» finita sul tavolo della prefettura tramite la segnalazione del senatore del Pd Vincenzo D’Arienzo: «Un’azienda veronese commercializza mascherine con su stampate la faccia di Mussolini: va fermato il mercato dell’orrore». Mentre l’unica azienda di San Giorgio in Salici che tratti fra le altre cose anche mascherine nega ogni coinvolgimento, ecco siti delle tv (Rai, Mediaset, Sky) e dei principali quotidiani a rilanciare le immagini delle mascherine: almeno tre pagine di risultati sui motori di ricerca. Dice D’Arienzo: «Tra le tante cose che possono capitare in una pandemia, quella di vendere mascherine per la protezione individuale con l’effige del duce fascista è la più sgradevole di tutte. Chi commercializza quel prodotto inneggia al fascismo e ne favorisce l’apologia. Un fatto deplorevole da condannare con fermezza. Al di là del reato possibile, è di tutta evidenza che un comportamento normalmente orribile, a fronte delle gravi sofferenze che tanti hanno subito o stanno attualmente patendo a causa del virus, assume contorni agghiaccianti. Una massiccia dose di ignoranza — chiude D’Arienzo — di cui Verona poteva fare a meno: spero si chieda conto a costoro che ne stanno infangando il nome, ancora una volta». Dal Pd anche il deputato veronese Diego Zardini: «Ancora una volta per colpa di pochi irrispettosi l’immagine di Verona viene danneggiata: è intollerabile che nella città Medaglia d’Oro per la Resistenza circolino mascherine con l’effige di Mussolini, responsabile delle leggi razziali, del massacro di migliaia di italiani in una guerra a fianco di Hitler e della distruzione del nostro Paese. In questo momento così delicato abbiamo bisogno di tutto, tranne che di dare visibilità a imbecilli che nulla sanno di Verona e della sua storia».
Photo Credits: Corriere del Veneto Venezia e Mestre