Fonte:
Corriere Fiorentino
Autore:
Manuela D’Angelo
Cori fascisti, slogan e braccia tese
Un Primo Maggio da choc a Massa
In centro i giovani di Forza Nuova, il prefetto: venivano scortati al pullman, non era un corteo
Massa. Bandiere nere, cori fascisti, teste rasate, braccia tese in saluti romani: «Siamo i legionari di Mussolini», hanno cantato 150 militanti di Lotta Studentesca, movimento giovanile di Forza Nuova, a Massa lo scorso primo maggio, per manifestare contro la disoccupazione. Ma, tecnicamente, secondo la prefettura, non si è trattato di un corteo. Un primo maggio diverso e strano per la partigiana città apuana; un tira e molla durato circa un mese, da quando cioè Lotta Studentesca aveva ottenuto i permessi per manifestare, tra polemiche, l’indignazione della Cgil, la preoccupazione del sindaco, i timori di scontri con i militanti di estrema sinistra, pronti a tutto, scrivevano su Facebook, per impedire a loro di «marciare» sulla città. Un permesso, alla fine, accordato solo perché il tavolo di ordine e sicurezza pubblica ha scelto come luogo della manifestazione una piazzola della zona industriale di Massa, ad un chilometro dal centro e lontano da tutti i simboli partigiani e della Resistenza apuana. «Ci hanno segregato in quest’area indegna, come fossimo cani randagi — ha commentato il segretario nazionale di LS Andrea Di Cosimo — ; un affronto per non farci vedere, né sentire da nessuno. Ma noi abbiamo conquistato la nostra piazza lo stesso e abbiamo vinto, contro il primo maggio della sinistra». Non avevano il permesso di manifestare in città, ma ci sono riusciti: all’improvviso, mentre tutti pensavano che si sarebbero visti soltanto in zona industriale, i giovani di Lotta Studentesca hanno sfilato per il centro scortati dalla questura, in quella che all’inizio era stata considerata una manifestazione non autorizzata. Poi sono saliti sul pullman che li ha portati nel luogo autorizzato per la loro manifestazione, dove lo scontro è mancato per un pelo, perché i giovani avrebbero voluto sfilare ancora, ma hanno trovato i picchetti delle forze dell’ordine. Non ci saranno denunce però per i giovani di LS, almeno non per questo: «Non si è svolta nessuna manifestazione non autorizzata — ha spiegato il prefetto di Massa Carrara Enrico Ricci — ; è stato uno spostamento tecnico, da un punto A ad un punto B, concordato con le forze dell’ordine, per far arrivare i partecipanti dalla loro sede fino al pullman, che li avrebbe accompagnati al luogo della manifestazione». Dopo aver visto foto e immagini molte le reazioni, i commenti. Tra gli altri quelli di Anpi, Cgil e Rifondazione che hanno chiesto denunce per apologia del fascismo. Per questo le immagini sono ora al vaglio degli inquirenti