27 Maggio 2024

Londra, i registi Ken Loach e Mike Leigh boicottano il Phoenix Cinema perchè ha ospitato il festival cinematografico israeliano Seret International.

Ken Loach e Mike Leigh si dimettono dal Phoenix Cinema di Londra perché proietta il documentario Supernova

I noti registi britannici Ken Loach e Mike Leigh si sono dimessi dal ruolo di sostenitori del Phoenix Cinema, uno dei più antichi di Londra, perché la struttura ha ospitato il festival cinematografico israeliano Seret International.

Dei gruppi propal, compreso dei dipendenti del Phoenix cinema, avrebbero protestato chiedendo la cancellazione della proiezione del documentario Supernova: The Music Festival Massacre, che testimonia il pogrom condotto dal gruppo terroristico di Hamas il 7 ottobre 2023 durante il festival musicale, in cui sono stati uccise barbaramente 364 persone.

La causa di tale scelta, in segno di protesta, sarebbe da attribuire ai legami della rassegna con il ministero della cultura israeliano. «Le mie dimissioni da sostenitore del Phoenix dimostrano cosa penso della loro decisione. È semplicemente inaccettabile», ha dichiarato Loach al Guardian.

La motivazione, come spiegato anche su Euronews, sarebbe per i rapporti con il ministero della Cultura israeliano e con l’ambasciata israeliana nel Regno Unito. Catene cinematografiche come Picturehouse e Curzon avrebbero cancellato la proiezione dello speciale per motivi di sicurezza.

Infatti, fuori dallo storico cinema, giovedì 23 maggio 2024, si sono verificati degli scontri tra i manifestanti pro-Palestina e pro-Israele. Le porte di ingresso sono state imbrattate con della vernice rossa con scritto: «Say no to artwashing ».

Artist for Palestine UK è tra i gruppi che hanno domandato la cancellazione del filmato al Phoenix Cinema che testimoniava il massacro compiuto dai terroristi provenienti da Gaza quando hanno occupato Israele, assassinando oltre 1200 persone, di cui 300 presenti al Nova Festival e prendendo anche oltre 220 civili in ostaggio.

«Seret fa parte di una più ampia strategia di artwashing da parte dello Stato di apartheid israeliano che usa la cultura per coprire i suoi crimini contro il popolo palestinese», ha dichiarato il gruppo di attivisti.

Come riportato su Wikipedia, l’artwashing viene definita come una pratica da parte di artisti nell’utilizzare l’arte in modo positivo per distrarre o legittimare le azioni negative compiute da parte di un individuo, organizzazione o governo.

Alle proteste gli organizzatori del festival israeliano di cinema hanno ringraziato tutti coloro che sono intervenuti alla proiezione: «Tutti voi avete riempito i nostri cuori di gioia e speranza. Grazie, Londra!».

Odelia Haroush, co-fondatrice di Seret ha affermato – probabilmente anche in risposta della strumentalizzazione delle definizione di artwashing – che la cultura dovrebbe rimanere separata dalla politica. «La maggior parte dei registi è di sinistra, si possono vedere molti film che criticano Israele, il punto non è quello di ammirare Israele, ma semplicemente di mostrare le diversità culturali e sociali all’interno della società israeliana, attraverso il cinema».

Photo Credits. Wikipedia