Fonte:
La Stampa
Autore:
Francesca Paci
Il lobbista vicino ad Hamas in Parlamento dal deputato 5S
Hannoun ha fondato una associazione in Italia sul libro nero di Israele
A Montecitorio incontro con Frusone. Che spiega: è stata una casualità
Ci sono colloqui in corso tra la componente grillina del governo giallo-verde e i portavoce di Gaza in Italia? Giovedì sera sulla pagina Facebook di Mohammed Hannoun, architetto giordano di origine palestinese residente da tempo nel nostro Paese e fondatore dell’Abspp di Genova (Associazione Benefica di Solidarietà con il popolo palestinese), è comparsa una fotografia dello stesso Hannoun in Parlamento in compagnia del deputato di Liberi e Uguali Stefano Fassina e del 5Stelle Luca Frusone, attualmente in forze alla Commissione Difesa. Hannoun non è solamente un attivista politico che ha sponsorizzato a più riprese le missioni della Freedom Flotilla verso la Gaza sotto embargo e che risulta vicino al leader di Hamas Ismail Haniyeh: lo scorso anno organizzò ad Assago il XVIII Festival della Solidarietà con il Popolo Palestinese con im parterre di partecipanti che comprendeva anche predicatori molto radicali come il teologo islamico saudita Mohammad Moussa Al Sharif, al secolo uno sponsor di ferro dei matrimoni con ragazzine 14enni e im indefesso fustigatore di atei, cristiani e fornicatori vari. L’Abspp è bandita in Israele perché ritenuta contigua ad Hamas e responsabile di tessere il network europeo del partito islamista al potere nella Striscia di Gaza dal 2007. «Ci siamo incontrati per caso, Hannoun stava parlando con Fassina e sedeva sul divanetto accanto a quello dove io conversavo con un giornalista, ho riconosciuto il suo assistente Sulaiman Hajiazi e ci siamo fatti una foto che non sapevo neppure sarebbe stata poi pubblicata» spiega a richiesta e un po’ imbarazzato Luca Frusone. Dice che «non ci sono rapporti con l’Abspp e non c’è vicinanza», che aveva conosciuto e visto Sulaiman alcuni anni fa, che in Parlamento non si occupa di esteri bensì di difesa e che non era neppure a Tel Aviv nel problematico viaggio del 2016 (con Di Maio) durante il quale il suo collega di partito Manlio Di Stefano polemizzò con forza con il governo israeliano spiegando di non considerare Hamas un movimento terroristico «perché ha vinto in libere elezioni». Manlio Di Stefano, oggi alla Farnesina nel ruolo di Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, è stato anche relatore invitato al XVIII Festival della Solidarietà con il Popolo Palestinese