17 Dicembre 2015

Liliana Segre aderisce alla campagna-petizione contro partiti e movimenti della destra radicale

Fonte:

La Repubblica edizione di Milano

Autore:

Paolo Berizzi

La sopravvissuta di Auschwitz “Giusto fermare i nuovi nazisti ”

Liliana Segre, 85 anni, aderisce alla

campagna lanciata su Change.org

“Messi fuori legge dalla Costituzione” ”

Firmo subito la petizione, certo. Lo Stato ha il dovere di sciogliere queste organizzazioni». Liliana Segre, 85 anni, nata a Milano da una famiglia ebraica, numero di matricola 75190 tatuato sull’avambraccio, plaude alla campagna “Una firma contro il fascismo” raccontata ieri su Repubblica. Aveva 13 anni quando dal Binario 21 della stazione Centrale venne deportata al campo di Auschwitz-Birkenau. Verrà liberata un anno e mezzo dopo. È una degli ultimi sopravvissuti dell’Olocausto.

Che cosa pensa dei nazifascisti di oggi?

«Mi fanno paura e pena, allo stesso tempo. Quando camminavo insieme a 700 donne e bambine da Auschwitz a Birkenau per andare al lavoro nella fabbrica di munizioni Union, incontravo ogni giorno un gruppo di ragazzi della Hitler-Jugend in bicicletta: eleganti, belli, profumati. Due anni più di me che ne avevo 13. Ci sputavano addosso, ci insultavano. Li guardano e odiavo. Quando sono diventata vecchia ho capito che mi facevano pena».

Perché?

«Sono vittime di un’ideologia atroce. Quelli di ieri e quelli che oggi. È gente che non sa. Riguardo a quelli di oggi mi chiedo: ma la storia non gli è bastata?».

Forza Nuova, Casa Pound, Lealtà Azione, Comunità dei 12 raggi: evidentemente no.

 «Se lo Stato ha messo fuori legge il partito fascista, dovrebbe fare la stessa cosa con queste formazioni» . Invece organizzano liberamente raduni, convegni, concerti, parate. «Le leggi ci sono. Bisogna solo applicarle».

Perché spesso questo non succede?

«Forse perché alcuni funzionari di Stato la pensano come questi signori. Ecco spiegata l’agibilità che gli viene data».

C’è il rischio di una recrudescenza dell’ideologia nazifascista?

«Eccome. Basta vedere il clima che si respirai, la xenofobia, il ritorno dell’antisemitismo, l’odio contro gli immigrati».

Ieri gli ebrei, oggi i profughi?

«Noi al Binario 21, il memoriale della Shoah, ne abbiamo accolti moltissimi, senza chiedere nemmeno il nome: soprattutto donne e bambini . Aprire le porte a qualcuno è bello. Ho fatto scrivere la parola “indifferenza”: la più grande colpa delle persone per bene».

Lo slogan della campagna-petizione è “il fascismo non è un’opinione, è un crimine”.

«È così. La nostra Costituzione e il nostro ordinamento lo hanno messo fuori legge. Per questo è incredibile che esistano ancora gruppi dichiaratamente fascisti».

A Milano e in Lombardia continuano a trovare spazi, sponde, autorizzazioni.

«Anche con una giunta di sinistra?».

Si.

«E allora cosa dobbiamo fare, augurarci che arrivi Salvini? Così i raduni li fanno alla Scala…».

Che direbbe a un naziskin o comunque a un militante di estrema destra ?

«Ti piace dire che i campi di concentramento non sono mai esistiti? Fai un salto a Auschwitz… Chissà che non ti convinci… Ma capisco che è un gridare al vento».