Fonte:
milano.repubblica.it
Autore:
Zita Dazzi
Editoria nera, la fiera Librincorte a Opera: Anpi e antifascisti chiedono la sospensione
Lele Fiano scrive al commissario prefettizio: va cancellata la manifestazione in un salone del Comune in provincia di Milano
Inizia nella mattina di sabato 23 novembre al salone polifunzionale di via Gramsci a Opera, in provincia di Milano, “Librincorte”, fiera delle case editrici di estrema destra. E subito partono le proteste di Anpi e delle organizzazioni antifasciste con la richiesta di revocare l’autorizzazione agli editori più vicini a Casapound e ad altre organizzazioni neofasciste. Un evento che va fermato, dice anche il segretario milanese del Pd Alessandro Capelli: “Uniamo la nostra voce a quella di ANPI e di tutte le forze democratiche che chiedono la sospensione immediata della fiera Librincorte, evento che ospita case editrici legate all’estrema destra, incompatibili con i principi fondamentali della nostra Costituzione”.
“Incredibilmente il salone dove si dovrebbe svolgere l’iniziativa è stato concesso dal Comune ora sotto commissariamento prefettizio dopo che la precedente location, l’abbazia di Mirasole, è stata revocata una volta conosciuti i contenuti”, scrive Walter Boscarello a nome di Memoria antifascista. “In un giorno il Comune di Opera ha trovato uno spazio, stavolta istituzionale, per ospitare case editrici come Passaggio al bosco, che vende sul suo sito riproduzioni fedeli di lampade naziste, o edizioni di AR fondata da Franco Freda di Ordine nuovo, implicato nella strage di Piazza Fontana. Saranno presenti anche Maurizio Murelli editore del filosofo Alexandr Dugin e tutti gli esponenti dell’editoria di estrema destra se non addirittura neonazista. Chiediamo al commissario prefettizio, rappresentante diretto dello Stato di revocare la concessione e facciamo appello a tutte le forze democratiche e antifasciste a scrivere una mail al Comune chiedendo di sospendere l’evento”, continua la nota di Boscarello.
Chiamando il Comune di Opera non si riescono ad avere molte informazioni dato che l’amministrazione è stata commissariata. Negli uffici dei dirigenti rispondono solo che “c’è effettivamente un evento in biblioteca, ma non sappiamo di che cosa si tratta”.
Su Facebook c’è una pagina dedicata alla mostra degli editori di destra dedicata quest’anno alle “ribellioni” e si trova il programma che prevede interventi dello scrittore Massimo Fini, del direttore del Secolo d’Italia Antonio Rapisarda, ad un incontro intitolato “Potere, propaganda e nuove ribeliioni”. Atteso anche il leghista Claudio Borghi e Francesco Borgonovo, vicedirettore de La Verità. “La comprensione delle dinamiche di potere nel mondo contemporaneo, la manipolazione della realtà attraverso il primato incontrastato della propaganda, la possibilità (o meno) di immaginare moderne forme di ribellione in un contesto globale dal sapore neo-totalitario”, è la presentazione dell’incontro. Si apprende che parteciperà anche Rainaldo Graziani, figlio del fondatore di Ordine nuovo, e di esponenti di Pensiero verticale, blog di Lealtà ed Azione, altra sigla dell’estremismo nero.
Allarmato ha scritto al Comune di Opera commissariato anche Lele Fiano, ex parlamentare Pd e figlio di Nedo Fiano, sopravvissuto ad Auschwitz: “Vi scrivo perché ho appreso che domani il centro polifunzionale di via Gramsci ospiterà una rassegna chiamata Librincorte organizzata da case editrici dell’estrema destra italiana. Tra chi parteciperà alla rassegna, si trova propaganda fascista e neonazista come chi propone la vendita della famosa lampada usata dalle SS prodotta nel lager di Dachau e che pubblicano le opere del sedicente filosofo Dugin già sottoposto a sanzioni. Come già successo in altri luoghi di Italia vi chiediamo di cancellare questa iniziativa non rispettosa del senso della nostra Costituzione antifascista”.
Photo Credits: milano.repubblica.it