Fonte:
Il Giornale
Autore:
Daniel Mosseri
In Germania rissa e botte a liceale ebreo E a Vienna ancora uno sfregio alla Shoah
Nazi ma non solo. L’Ajc: Hezbollah fuorilegge. «E ora tutti con la kippah»
Berlino In un’intervista concessa in queste ore alla Cnn, Angela Merkel ha ammesso che «purtroppo c’è sempre stata una serie di atti di antisemitismo» in Germania. E proprio mentre la cancelliera tedesca parlava con Christiane Amanpour, un liceale ebreo 17enne è stato picchiato da alcuni compagni di classe della Friedensburg-Oberschule di Charlottenburg, uno dei quartieri occidentali della capitale tedesca. Un compagno di classe intervenuto in sua difesa sarebbe stato parimenti picchiato e gli scontri sarebbero poi degenerati in una rissa risolta poco prima dell’intervento della polizia, ha scritto la Berliner Zeitung, aggiungendo che le persone coinvolte sono state identificate e che «un procedimento penale è stato avviato». La notizia dell’ennesima aggressione a uno scolaro ebreo segue di poche ore il «consiglio» agli ebrei in Germania dato dal commissario del governo federale contro l’antisemitismo, Felix Klein, di non indossare la kippah in pubblico per non incorrere in violenze. Parole che hanno suscitato la proteste sia del presidente israeliano Reuven Rivlin («sono scioccato»), sia dell’ambasciatore Usa a Berlino Richard Grenell («mettete tutti la kippah»). L’ammissione di Klein, per cui gli ebrei in Germania rischiano spesso la propria incolumità, suonano come una sconfitta per una paese che si vorrebbe denazificato. Attribuire l’antisemitismo nella Repubblica federale alla sola estrema destra sarebbe tuttavia ingiusto: molta violenza nasce in ambienti musulmani permeati da odio contro gli ebrei e contro Israele. Intanto l’American Jewish Committe di Berlino ha illustrato un piano in 12 punti contro l’antisemitismo nella Repubblica federale: azioni pratiche che passano dall’adozione al Bundestag e presso i parlamenti dei Länder della definizione di antisemitismo dell’Intemational Holocaust Remembrance Alliance come punto di riferimento, una migliore preparazione per poliziotti e insegnanti, più vigilanza online. L’Ajc chiede anche di mettere fuori legge Hezbollah in Germania (il gruppo sciita è forte di quasi mille esponenti nel paese) e di respingere le troppe risoluzioni anti-israeliane dell’Onu. «C’è bisogno di un piano urgente per la sfera pubblica perché le buone intenzioni dei politici non bastano a sconfi v: ere l’antisemitismo», ha detto al Giornale il numero due dell’Ajc Berlin, Remko Leemhuis. Nelle stesse ore il ministero dell’Interno del Land Berlino autorizzava invece l’ennesima «disgustosa» – cosi l’ha definita il ministro competente – manifestazione al-Quds, ricorrente teatro di slogan antiebraici a Berlino. Da Vienna è arrivata invece la notizia di nuovi danneggiamenti alla mostra sui sopravvissuti alla Shoah del fotografo italiano Luigi Toscano: altre due volte nelle scorse settimane i maxi-scatti esposti lungo il Ring viennese erano state rovinate con svastiche e scritte antisemite. Il presidente austriaco Alexander van der Bellen espresso la sua «più profonda preoccupazione» mentre un gruppo di volontari ha annunciato che assicurerà la sorveglianza della mostra fino alla sua chiusura a fine mese.