8 Febbraio 2022

La Cassazione respinge il ricorso di una band di musica identitaria

Fonte:

Il Fatto Quotidiano

“Nazirock” si può dire, ma solo dopo 10 anni di processi

Per Claudio Lazzaro e il suo documentario, Nazirock (2008), è finita bene. La prima sezione civile della Cassazione, con sentenza depositata il 3 febbraio, ha respinto il ricorso di Luigi Guerzoni detto Gigi, frontman dei Legittima offesa che cantano in onore dei ragazzi di Salò, ex Forza Nuova, poi vicino ad altri gruppi dell’estrema destra, già condannato per il pestaggio di due ragazzi che avevano osato dichiararsi “antifascisti” Del resto Lazzaro, giornalista di lunga esperienza anche al Corriere della Sera, aveva vinto la causa in appello nel 2017, ottenendo il ribaltamento della sentenza del Tribunale di Roma che in primo grado, nel 2015, l’aveva condannato a pagare 15 mila euro di danni a Guerzoni più le spese. L’editore era Feltrinelli, che pagò e poi tentò di rivalersi sull’autore. Non c’era nulla di falso nel documentario. Guerzoni, però, si è sentito diffamato e danneggiato sul piano professionale. La causa è durata dieci anni e non è stata l’unica. “Oltre alle minacce e alle intimidazioni ho subito sei azioni legali, anche da Roberto Fiore di Forza Nuova e da CasaPound – dice Lazzaro -. Ho sempre vinto ma i processi costano. Solo la Cassazione mi ha riconosciuto tremila euro di spese legali, quasi nulla in confronto a quanto ho speso in questi anni” E il tema delle azioni giudiziarie temerarie che rendono impossibile la vita di giornalisti freelance e media indipendenti. C’è una proposta di legge di Primo Di Nicola per introdurre penali adeguate, chissà se sarà mai approvata in Parlamento. L MAN.