26 Gennaio 2021

Intervista a Milena Santerini sul documento finale della commissione parlamentare contro l’antisemitismo

Fonte:

La Repubblica

Autore:

Giovanna Casadio

“Si può fermare l’antisemitismo cancellando l’odio da Internet”

ROMA. «La strategia nazionale contro l’antisemitismo è ora nero su bianco In un dossier appena consegnato a Palazzo Chigi. Raccomanda tra l’altro un chiaro orientamento di lotta all’antisemitismo e al razzismo sul web, non solo punendo i responsabili, ma anche obbligando le grandi piattaforme a rimuovere i contenuti online, con multe salate se non lo fanno, come previsto in Germania. La scuola protagonista, quindi corsi di formazione per gli insegnanti. La richiesta di dare rilievo giuridico autonomo al pregiudizio antisemita anche rispetto ai reati di tipo razziale». Milena Santerini, coordinatrice italiana della lotta contro l’antisemitismo, sfoglia gli ultimi insulti e le farneticazioni antisemite. Gli esempi sono infiniti: nel 2020 sono stati 230 gli episodi segnalati all’Osservatorio contro l’antisemitismo Cdec, solo la punta dell’iceberg. Nell’ultimo trimestre, 45. E circa l’80% sono online. Alla vigilia del giorno della Memoria, Santerini e il gruppo che coordina (di cui fanno parte tra gli altri Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche, giuristi, monsignor Ambrogio Spreafico per la Cei) sono giunti all’approdo.

Professoressa Santerini, il consiglio del ministri Ue ha chiesto a ciascun Paese dl dotarsi di una strategia nazionale contro l’antisemitismo, finalmente anche l’ Italla ce l’ha?

«Sì. Ed è una strategia che riguarda il livello sia politico che culturale: significa norme, regole, contrasto dei reati».

In concreto cosa prevede il piano?

«Innanzitutto adotta la definizione di antisemitismo dell’Ihra (l’Alleanza internazionale per il ricordo dell’Olocausto), ovvero “L’antisemitismo è una certa percezione degli ebrei che può essere espressa come odio per gli ebrei”. E aggiunge esempi, che non sono più soltanto le vecchie formule di negazione della Shoah, ma a cui si sommano l’odio contro Israele, l’hate speech, le teorie di QAnon».

Quali pratiche suggerite di mettere in campo?

«Innanzitutto rendere il pregiudizio antisemita autonomo dal punto di vista giuridico rispetto ai reati di tipo razziale. Lotta all’antisemitismo e al razzismo sul web, non solo punendo i responsabili, ma anche obbligando le grandi piattaforme a rimuovere i contenuti online, con multe salate. Al Viminale chiediamo un unico centro di segnalazione degli atti di antisemitismo. E poi al calcio e al Coni di inserire nei loro regolamenti e punire le espressioni di antisemitismo. Ricordo l’episodio shock della maglia della Roma con Anna Frank da parte di ultrà della Lazio. Vanno inoltre coinvolte le scuole e gli insegnanti. Pensiamo poi di monitorare: tra un anno facciamo il punto sulla strategia adottata».

Lei con Liliana Segre trasformò net 2015 il Memoriale della Shoah presso il Binario 21 della Stazione di Milano, in un campo di accoglienza del profughi siriani. SI vigila contro l’antisemitismo, difendendo tutte le vittime?

«lo ritengo la Shoah un evento senza precedenti, ma attraverso quella tragedia abbiamo creato una apertura verso tutte le altre vittime della storia: impariamo una solidarietà verso la sofferenza».