Fonte:
La Repubblica edizione di Milano
Autore:
Massimo Pisa
Niente piazze in periferia all’Arco della Pace la kermesse di Forza Nuova
La decisione del Comitato per la sicurezza spiegata dal questore De Iesu: “Non potranno muoversi e l’area sarà tutta presidiata”
Libertà e Giustizia. Le «sentinelle in piedi», coi militanti delle associazioni lgbt a contromanifestare a pochi metri di distanza. I sindacati della scuola. Di manifestazioni politiche, negli anni Dieci di questo secolo, l’Arco della Pace ne aveva già accolte. Mai, però, partitiche: la prima volta sarà sabato pomeriggio e la decisione di far celebrare il battesimo a Forza Nuova—con la sua adunata «Per la sovranità in piazza!» — arriva al termine del Comitato provinciale per la sicurezza di ieri pomeriggio in prefettura. «Presidio in forma statica», spiega l’asciutta nota di Palazzo Diotti, così come «l’iniziativa» di Anpi e movimenti antifascisti in piazza Fontana. «Nel rispetto della legge», è l’unico preavviso esplicito: letto come un pannicello caldo da parte di chi voleva il divieto del presidio neofascista, un monito contro braccia tese e simboli d’area. Il no a Forza Nuova non è mai stato sul piatto, spiega il questore Antonio De Iesu: «Le manifestazioni non vengono autorizzate da noi, lo voglio chiarire. Chiunque, e non mi risulta che Forza Nuova sia un movimento fuori legge, può promuovere una riunione, lo prevede l’articolo 17 della Costituzione, con l’obbligo del preavviso di tre giorni. Per vietarle, al limite, ci devono essere comprovate motivazioni di sicurezza e incolumità pubblica, che qui non ci sono: Arco della Pace e piazza Fontana sono zone adeguatamente lontane, non sono previsti cortei, eventuali manifestazioni estemporanee e non autorizzate saranno contenute da un robusto servizio d’ordine pubblico. Il diritto costituzionale a manifestare, al di là delle ideologie, sarà garantito, vigileremo perché tutto vada bene». All’ingresso del parco Sempione, dove dal palco parlerà Roberto Fiore, sono previsti un centinaio di militanti neri, con qualche arrivo da Roma, Pavia, *** Cremona, il Lodigiano. Senza supporto, secondo le previsioni di Casa Pound né di altre sigle della galassia nera. Avevano chiesto piazza Cadorna, obiettivo però sensibile, centrale, di transito per chi entra ed esce da stazione e metrò. Le alternative erano la centrale piazza Piemonte e piazza Aspromonte, fuori dalla sede milanese di Forza Nuova, ma la vicinanza con piazzale Loreto e quella ancora più prossima coi giardinetti dove i bimbi fanno le giostre con le mamme e i ragazzi giocano a basket ha sconsigliato la scelta. Le periferie, spiega ancora De Iesu, non sono mai state un opzione: «Si è letto di tutto — precisa — anche che si sarebbero fatti cortei. Niente di tutto questo. E poi molte periferie sono contrindicate per la presenza di insediamenti di antagonisti e centri sociali». E di accendere micce per eventuali scontri, dopo due anni di quiete di piazza, nessuno ha voglia. Il presidio antifascista è previsto per le 16 di sabato, quello di Forza Nuova un’ora e mezza dopo. A impedire che qualcuno possa percorrere i due chilometri di distanza verso l’Arco della Pace, e comunque a prevenire ogni contatto tra antifascisti e neri, polizia e carabinieri metteranno in piazza forze di poco inferiori a quelle schierate per la prima della Scala. Resta da parte di Palazzo Marino, l’eco della condanna del sindaco Beppe Sala a «ogni manifestazione violenta, neonazista, neofascista, razzista o xenofoba». «Il giudizio politico su Forza Nuova—ribadisce l’assessora alla Sicurezza Carmela Rozza, ieri al tavolo in prefettura — lo confermo totalmente. E condivido il richiamo fatto dal sindaco affinché non ci siano atti di apologia del fascismo. Poi, fermo restando che non ci piacciono, ci siamo affidati alla valutazione della questura era di evitare che si creassero pericoli. Le periferie? Non vorrei che diventassero il luogo dove mandare tutto ciò che non vogliamo vedere»