Fonte:
La Stampa
Autore:
Alessandro Alviani
Himmler, feroce aguzzino tenero padre e marito
La Bild svela i volumi mancanti dei diari del capo delle SS L’ispezione delle camere a gas di Sobibor: 400 donne fatte arrivare apposta per la dimostrazione, poi la festa
BERLINO Ci sono voluti anni per leggerle, digitalizzarle, ordinarle nel loro contesto storico, decifrare il senso di quella miriadi di incontri, telefonate e viaggi annotati con la stessa minuziosità di un contabile. Ora le agende del capo delle SS e organizzatore dell’Olocausto, Heinrich Himmler, relative agli anni 1938, 1943 e 1944 sono state rese pubbliche per la prima volta e diffuse in parte dalla Bild. Non si tratta di veri e propri diari, ma di calendari dettagliati. Oltre mille pagine in tutto. Mille pagine battute a macchina che aiutano a ricostruire meglio la figura di Himmler, che una volta chiede per il campo di concentramento di Auschwitz dei cani da guardia capaci di sbranare «chiunque ad eccezione dei guardiani»; un’altra ancora propone di salvare le truppe delle SS accerchiate a Stalingrado con le stesse razioni disidratate usate dai soldati di Gengis Khan; un’altra ancora, il 12 febbraio 1943, decide di controllare personalmente l’«efficacia» delle uccisioni col gas nel campo di sterminio di Sobibor (400 ragazzine e donne vengono fatte arrivare apposta per lui da Lublino, visto che non ci sono trasporti in programma quel giorno) e in seguito festeggia con un banchetto con le SS. 3 gennaio 1943. 9,30: colazione. Dalle 10 alle 12: massaggio col suo medico personale Felix Kersten. 12,50: telefonata a «Mami e Puppi». «Mami»è l’appellativo con cui Himmler chiamava sua moglie Margarete, «Puppi» («bambolina») è sua figlia, Gudrun. La stessa sera Himmler ordina l’uccisione di un gruppo di polacchi che il giorno prima avevano dato l’assalto a un posto di polizia a Zarnowiec, nella Polonia occupata, nonché l’arresto e la deportazione in un campo di concentramento dei loro familiari. «È una di quelle scene che non riesco a togliermi dalla mente e che dimostrano la sua estrema spietatezza nei confronti delle vittime e, per contrasto, il suo essere affettuoso in privato», spiega al telefono il professore Nikolaus Katzer, direttore dell’Istituto tedesco di storia di Mosca. È il suo istituto ad aver scoperto il materiale nell’archivio centrale del ministero della Difesa russo a Podolsk. Il ritrovamento, spiega, risale a 7-8 anni fa; solo negli ultimi tre anni, però, sono stati intensificati i lavori per interpretare quelle carte grazie alle quali, nota, «viene colmato un vuoto, quello degli anni 1943-1945». Non si tratta infatti delle prime agende di Himmler tornate alla luce: già anni fa sono state pubblicate le agende relative al periodo 1940-1942. I calendari diffusi adesso, chiarisce il professor Katzer, contengono soprattutto «nuove informazioni su come Himmler tentò in modo risoluto di estendere la sua influenza nel sistema di comando del regime nazista e di trasferire sempre più competenze alle SS o alla polizia». Dalle agende, cioè, «emergono in modo particolarmente chiaro le ambizioni di Himmler di allargare la sua sfera di potere attraverso i suoi contatti personali». La capillarità di tali contatti e il suo ruolo centrale nel sistema nazista diventano ora «ancora più chiari», aggiunge il ricercatore Matthias Uhl, che ha studiato il materiale. Una rete di contatti vastissima: in meno di due anni e mezzo, tra il 1943 e il 1945, Himmler incontra oltre 1600 persone. Tra queste ci sono più volte anche il Duce e altri gerarchi fascisti, come dimostrano alcune pagine delle agende visionate da La Stampa. II 20 luglio 1944, il giorno del fallito attentato del colonnello Claus von Stauffenberg ad Adolf Hitler, Himmler va a prendere nel pomeriggio Benito Mussolini alla stazione di Görlitz e lo accompagna da Hitler alla Wolfsschanze (la Tana del Lupo). Il 15 settembre del 1943, pochi giorni prima della nascita della Repubblica sociale italiana, Himmler annota tra l’altro una cena col «Führer e il Duce» alle 20,45 e alle 23 un incontro presso «Exzellenz Ricci» (Renato Ricci, comandante della Guardia nazionale repubblicana nella Rsi), col quale torna nella Wolfsschanze all’l,15. Tre giorni dopo, il 18 settembre, giorno in cui Mussolini annuncia la nascita della Rsi, Himmler incontra alle 17,30 «Exzellenz Tassinari», quel Giuseppe Tassinari al quale la Germania nazista pensava, prima della liberazione di Mussolini, di affidare la guida della Rsi.