Fonte:
Il Fatto Quotidiano
Autore:
Gianluca Roselli
E “II Giornale” regala il Mein Kampf
LA POLEMICA In edicola II volume di Hitler sarà distribuito sabato. La comunità ebraica: “È offensivo”
L’iniziativa è destinata a far discutere. Sabato prossimo Il Giornale, diretto da Alessandro Sallusti, regalerà il Mein Kampf (La mia battaglia), il libro di Adolf Hitler la cui pubblicazione è stata vietata fino al 2015, quando sono scaduti i diritti sul volume detenuti dal ministero delle Finanze del Lander della Baviera. Così, da questo inverno, il testo cardine del nazionalsocialismo ha iniziato a essere pubblicato in Germania e, ora, anche in Italia. Non che prima non si trovasse: il libro si può scaricare facilmente da Internet, ma lo si incrocia pure nelle bancarelle di reminders e nelle librerie destrorse. L’ultima edizione italiana è del 2006 a cura di Giorgio Galli per Kaos. Sabato, invece, i lettori del Giornale se lo troveranno in omaggio. Il quotidiano, infatti, dopo aver allegato La storia del fascismo di Renzo De Felice, inizia la pubblicazione di una serie di volumi dedicati al Terzo Reich. Il primo titolo è Hitler e il Terzo Reich. Ascesa e trionfo di William Schirer, acquistabile a 11,90 euro. In più, come gentile omaggio, ci sarà il Mein Kampf nell’edizione originale, pubblicata in Italia da Bompiani nel 1934, con la prefazione critica di Francesco Perfetti.
“SONO MOLTO PERPLESSO. Questo è un libro che non si può regalare con un giornale, come se fosse un romanzo da leggere sotto l’ombrellone, ma è un testo che va maneggiato con molta cura. Se vogliamo leggerlo e studiarlo, facciamolo, ma con i mezzi culturali necessari”, osserva Ruben Della Rocca, vicepresidente della comunità ebraica romana. “Penso sia sbagliato, offensivo verso la memoria dei morti e al limite della collaborazione con quell’ideologia. Non è un testo che può essere pubblicato, addirittura regalato, così alla leggera. Che bisogno c’era un’operazione del genere?”, si chiede il deputato del Pd Emanuele Fiano, che ad Auschwitz ha perso buona parte della sua famiglia. Fiano, tra l’altro, è autore della sul reato di negazionismo che è stata approvata proprio ieri alla Camera. “Abbiamo deciso di regalare il libro all’interno di una collana storica che rientra a pieno nella tradizione del Giornale. Non vedo perché bisogna avere paura di quelle pagine, tanto più fornite della lettura critica di uno storico di primo piano come Perfetti. Una volta che il libro diventa pubblicabile, perché non studiarlo, con tutti gli strumenti del caso? Non è un’operazione commerciale, ma di storicizzazione del nazismo”, si difende Sallusti. Dalla scadenza dei diritti – il 31 dicembre 2015 – in Germania il libro del Furher tornato nelle librerie dopo 70 anni con un’edizione commentata di circa 2000 pagine che ha scalato le classifiche. Naturalmente non sono mancate le polemiche, con attacchi di storici e politici.
POLEMICHE riesplose proprio in questi giorni quando una casa editrice di Lipsia di estrema destra-DerSchelm – ha dato alle stampe il volume nell’edizione originale senza note critiche (questo in Germania è ancora vietato), finendo sotto inchiesta. “L’ho letto anni fa con grande sofferenza. Lì si racconta per filo e per segno tutto quello che è accaduto dopo. Il rischio è di alimentare la subcultura della morte e del razzismo, proprio mentre movimenti di estrema destra e neonazisti rialzano la testa in tutta Europa e in Italia”, aggiunge Della Rocca. Sarà curioso vedere se sabato prossimo, con il Mein Kampf in regalo, le copie del Giornale aumenteranno e di quanto.