Fonte:
La Repubblica edizione di Milano
Autore:
Simone Bianchin, Lucia Landoni
Prof negazionista, il no degli studenti
Valditara: incompatibile con la scuola
Lo sdegno dei giovani dell’istituto superiore Il provveditore chiede una relazione: “Ci sarà la necessaria severità: non passerà sotto silenzio”
«Il negazionismo dell’Olocausto è assolutamente incompatibile con qualsiasi ruolo pubblico, ancora peggio nei luoghi deputati all’educazione dei giovani». Così il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara interviene duramente sul caso di Pietro Marinelli, il professore milanese che nega la Shoah. Un caso che «non passerà sotto 2 L’oltraggio alla Shoah Dalla platea dove siedono 200 studenti il professore di diritto Pietro Marinelli del Curie Sraffa urla agli attori: «Questa è la vostra verità, state gonfiando i numeri» silenzio», dice Yuri Coppi, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Milano, che garantisce «la dovuta attenzione e la necessaria severità» nella valutazione dell’episodio del 26 gennaio scorso, quando il docente negazionista dell’IIS Curie Sraffa ha interrotto lo spettacolo in scena allo Spazio Teatro 89 contestando i tragici numeri dell’Olocausto di fronte a una platea di oltre 200 studenti. «Questa è la vostra verità, dite solo quello che vi fa comodo, voi state gonfiando completamente i numeri» ha gridato dalla platea davanti agli studenti che accompagnava. Avvicinato ieri a scuola poco dopo le 14, al termine delle sue lezioni il professor Marinelli non ha lasciato l’istituto per partecipare nel pomeriggio al collegio docenti e in riferimento all’Olocausto ha dichiarato soltanto che «è un argomento top se La denuncia Dopo lo spettacolo (foto sopra) la scuola si è scusata con il teatro. Poi gli stessi docenti dell’istituto hanno reso pubblica la vicenda con una lettera in cui si sono dissociati dal professore cret dal 1944». Nell’istituto superiore la tensione è alta. All’uscita tanti studenti parlano dell’accaduto: «Il professore ovviamente ha sbagliato — il pensiero comune — . Odia gli ebrei, noi studiamo storia per evitare di ripetere gli errori del passato e se un professore di diritto, che ha già creato problemi con i suoi giudizi No Vax dice cose del genere, ci fa pensare che forse non ha studiato, o che non è qualificato. A scuola ci hanno detto che ci saranno conseguenze per il suo comportamento». «La settimana scorsa — racconta una mamma venuta a prendere il proprio figlio studente di prima — aveva organizzato un incontro col cappellano del carcere minorile Beccaria, quella iniziativa mi era piaciuta. Adesso, vorrei sentirlo». «Per me questo professore andrebbe licenziato domattina — ha scritto Matteo Renzi sui social — . La scuola pubblica non può accettare in cattedra chi nega la verità storica». La dirigente scolastica dell’istituto ha porto le proprie scuse ufficiali allo Spazio Teatro 89 con una lettera firmata da 13 docenti e da altri 13 ex insegnanti del Sraffa, che hanno a cuore il lavoro del teatro di zona e si sono dissociati pubblicamente dalle esternazioni del docente. «Ho sentito la dirigente della scuola — spiega Coppi — e le ho chiesto di farmi avere in tempi brevi una relazione scritta non solo su quanto accaduto a teatro, ma su tutto l’operato del docente in questione. A quanto ho appreso finora, il professor Marinelli sembra non essere nuovo a uscite di questo genere e anzi far parte di una genia di persone particolarmente diffusa negli ultimi anni». In effetti basta scorrere i profili social dell’insegnante di diritto e economia politica per rendersi conto delle sue posizioni; del resto il diretto interessato non ne fa certo mistero. Post che avallano teorie complottiste e altri contro le adozioni gay, l’Islam e l’aborto, senza dimenticare i tanti contenuti No Vax e filoputiniani. Già nel 2017 Marinelli, all’epoca docente all’istituto tecnico Falcone-Righi di Corsico, era stato sospeso per una settimana, con relativa decurtazione dello stipendio, per aver criticato l’Islam in aula dopo che una studentessa non si era alzata in piedi al suo ingresso, spiegando di essere in periodo di Ramadan. Un provvedimento che in tanti sui social stanno invocando. «Solo una volta che avrò ricevuto la relazione della preside del Curie Sraffa potrò valutare il da farsi — continua Coppi — . Ovviamente seguiremo la regolare procedura e al docente verrà riconosciuto il diritto alla difesa. Poi si potrà decidere quali provvedimenti adottare e parlare di un’eventuale sospensione».