Fonte:
la Repubblica edizione di Roma
Autore:
Gabriele Isman
“Professore negazionista, Grillo prenda le distanze”
Il caso del filosofo attivista dei 5Stelle. L’appello degli esponenti della comunità ebraica
Nel 2009 negava la Shoah – «una leggenda su cui esistono solo verità ufficiali non soggette a verifica storica e contraddittorio» disse a Repubblica – ed era iscritto a Fora Italia. Oggi Antonio Caracciolo – 63 anni, ricercatore di filosofia del diritto alla Sapienza – è tra i 5Stelle come attivista del municipio XV, dove a volte linka i suoi blog antisionisti e antisemiti. Due persone, da ambiti diversi, si sono accorte della sua presenza e di alcuni post sul forum romano del Movimento che hanno suscitato un ampio dibattito anche tra gli stessi pentastellati. La prima è Carla Di Veroli, assessore del municipio XI: «Ha scritto che non vuole alcun ruolo, ma soltanto offrire la propria consulenza. Di certo arricchisce un panorama che ha già presenze inquietanti: chiedo a Beppe Grillo una chiara presa di posizione. Ogni volta che lui smentisce di essere antisemita, appaiono commenti di tono avverso a noi ebrei e a Israele sul suo blog». Il secondo è un ex attivista del Movimento, P. S.: «Ho lasciato i grillini perché non condividevo la loro linea ortodossa sulla nascita del governo e perché dopo aver denunciato sul blog la presenza di Caracciolo, ovvero infiltrazioni antisemite, non ho avuto né solidarietà da parte di tutta l’utenza del forum né da parte dei moderatori». All’ormai ex grillino – che preferisce restare anonimo per le proprie professione e sicurezza –è arrivata una risposta di un moderatore, quando pubblicò i trascorsi di Caracciolo: «Riguardo ai campi di concentramento, provvedi tu a scrivere un post ben documentato in cui dimostri che le posizioni negazionistiche sono strumentali e menzognere». L’ex grillino racconta di più: «Ho scritto della vicenda anche a Marcello De Vito, candidato sindaco a 5Stelle. Ma lui non mi ha mai risposto». Il 7 aprile scorso, ancora su roma5stelle.com Caracciolo scriveva di voler partecipare all’annunciato incontro tra comunità ebraica ed esponenti dei grillini: «Non so bene per cosa fare, ma vorrei essere presente e cercherò di esserlo. Oltre al costo a carico del contribuente in un bilancio già dissestato si aggiunge anche lo scempio di Villa Torlonia, uno scempio che non so se è già stato iniziato». Il riferimento è al Museo della Shoah: «Ho sentito dire come programma del Movimento: cementificazione zero! Quindi, non si dovrebbero costruire nuovi edifici. Senza entrare nell’opportunità dell’opera- cui non credo – che almeno si cercasse di adattare un edificio già esistente. Ed invece sembra che qualcuno voglia fare uno scempio proprio a Villa Torlonia, forse per fare un dispetto a Mussolini che in quella villa aveva abitato. Non mi sembra un grande atto di civiltà». Gelida la risposta di Carla Di Veroli: «Non ho ruoli direttivi nella Comunità ebraica, ma non credo che sia persona gradita». E c’è chi assicura che lunedì scorso Caracciolo era ad assistere alla sentenza sui gestori di Stormfront, forum negazionista: sono arrivate le condanne nel processo a porte chiuse.