Fonte:
la Repubblica
Autore:
Gabriele Isman
“Priebke, pronti al funerale in strada” ma il Viminale impone esequie segrete
Gli ebrei: riportatelo in Germania. Si mobilitano i neonazi
ROMA — «La verità è che siamo in stallo. Ci dicano dove tenere i funerali del signor Priebke: in strada o davanti a un sagrato, e noi li faremo. Sulla sepoltura decideremo con i due figli che non sono ancora arrivati»: Paolo Giachini – avvocato e tutore dell’ex Ss morto venerdì a 100anni – non perde la calma, ma ieri persino la benedizione della salma in obitorio è diventata un giallo: era prevista, ma non è certo che sia stata impartita. Oggi arriveranno le firme sugli ultimi certificati e l’ispezione cadaverica. Poi i funerali che, per decisione del Viminale, dovranno essere in forma riservatissima. «Non si terranno mercoledì per evitare sovrapposizioni con l’anniversario del rastrellamento del ghetto» promette Giachini. Proprio quel giorno, 16 ottobre, anche il presidente Napolitano sarà alla Sinagoga di Roma e sarà letto il contenuto di una lettera consegnata venerdì da Papa Francesco al rabbino capo Riccardo DiSegni. Quindi sono domani e giovedì i giorni più probabili per i funerali, se mai si terranno, ma non è escluso che si celebrino di notte o all’alba e neppure che alla fine non avvengano proprio all’obitorio, annunciati magari a cerimonia già conclusa. Il Vicariato ieri non è intervenuto per ribadire il divieto alle celebrazioni; ha parlato ancora il sindaco Marino spiegando che «d’accordo con il prefetto Pecoraro saranno negati utilizzo e occupazione di qualunque spazio pubblico», mentre il ministro degli Esteri Emma Bonino chiede di rispettare le norme sulle sepolture: «Se non piace la legge si può cambiarla, ma niente eccezioni ad personam». Sono arrivati però i taglienti suggerimenti del presidente della comunità ebraica romana Riccardo Pacifici: «Torni in Germania e sia sepolto nella sua città natale». E in caso di sepoltura a Roma «la gente è già mobilitata per protestare, e io sarò con loro— dice ancora Pacifici — Di fronte a queste tragedie non potrei perdonarmi se restassi indifferente. Non avrei più il coraggio di vedere in faccia miei figli. E una tomba nella città delle Fosse Ardeatine sarebbe come uccidere due volte quelle vittime». Giachini è durissimo: «Vorrei evitare di denunciare la violazione della legge Mancino. Dire “scenderemo in piazza”è un’istigazione all’odio politico. Per le aggressioni in occasione dei 100 anni del signor Priebke abbiamo già presentato denunce, due persone sono state identificate, di altre tre gli investigatori hanno le foto. SI, sono anche della comunità ebraica. II Vicariato dice no ai funerali? Non è necessaria una chiesa, e la sepoltura a Roma è prevista dalla legge: il cadavere si sta putrefacendo, troveremo un’altra soluzione. Qui vicino c’è la Pineta Sacchetti: il panorama è bello». E circa i dubbi della cristianità di Priebke, Giachini mostra le foto dell’ex Ss in chiesa: «Se era stato battezzato? Vadano a vedere i registri a Vipiteno, anno 1945, lo leggano sulla sua autobiografia o lo chiedano al cappellano militare di Forte Boccea. La casa in cui viveva è stata benedetta. Ha condotto una vita morigerata, perché sarebbe un peccatore manifesto?». Harry Shindler – rappresentante di “Italy Star Association 1943-45”, associazione di veterani dell’esercito britannico che hanno combattuto in Italia – propone che «il boia Priebke venga seppellito nel cimitero tedesco di Pomezia. Sarà in compagnia dei suoi pari visto che in quel cimitero ci sono soldati tedeschi che hanno preso parte a parecchie stragi avvenute in Italia, come quella di Marzabotto. Sarà in buona compagnia». Alle Fosse Ardeatine ieri è apparso un lenzuolo con la scritta “Priebke boia”. Ad Atessa, in provincia di Chieti, sui muri sono stati affissi dei necrologi per l’ex Ss, ma i camerati che li hanno firmati sono stati già contestati dai loro compaesani. A Verona Roberto Bussinello, ex leader di Forza Nuova e da poco nominato nell’organismo di vigilanza di Agsm, l’azienda pubblica dell’energia scaligera, su Facebook scrive «capitano non è importante chi ti fa il funerale e dove sarai sepolto, tu vivrai per sempre nel cuore di chi sogna e di chi lotta. Il nostro onore si chiama fedeltà». Decisa la reazione del sindaco di Verona Flavio Tosi: «Proporremo che siano chieste le dimissioni di Bussinello dall’incarico in Agsm. II boia delle Fosse Ardeatine non deve avere esequie in Italia e neppure trovarvi sepoltura». Sullo stesso social network il presidente della Provincia di Salerno Antonio lannone, esponente di Fratelli d’Italia, scrive: «Ernesto Che Guevara è stato un macellaio peggiore di Priebke nei primi anni del regime di Castro a Cuba». Ancora su Facebook, per 510 persone che dall’Argentina dicono no ai resti di Priebke a Bariloche, altre 266 si sono iscritte alla pagina per ricordare ed esaltare l’ex Ss. E l’altro giorno era apparso anche un post di aderenti ad Alba Dorata, il partito di estrema destra che in Grecia è arrivato ad avere rappresentanti in Parlamento e anche leader arrestati. Si davano appuntamento sotto casa di Priebke per il 18: «Sarebbe un errore. Non è il momento di queste azioni – dice Giachini -che rischiano di dare adito ad atti di delinquenza come per i suoi 100 anni». Intanto ieri sera cinque militanti di Milizia sono stati fermati e identificati proprio invia Cardinale Sanfelice: avevano rosee scritte inneggianti al capitano nazista.