Un francobollo dedicato al fascista Italo Foschi. Lo sdegno della comunità ebraica di Venezia
Prefetto di Belluno durante la Repubblica di Salò, fu il fondatore della AS Roma calcio. Un segnale molto negativo, commenta Dario Calimani
Italo Foschi, lo squadrista fascista a cui è stato dedicato un francobollo, fu espulso dal partito fascista per eccesso di squadrismo dopo l’omicidio del segretario del Partito Socialista Unitario Giacomo Matteotti. Foschi venne riammesso poco dopo per ordine di Farinacci, ma di nuovo dovette abbandonare la segreteria per “non aver soppresso convenientemente lo squadrismo e di esserne stato coinvolto”.
Senza cariche di partito Foschi intraprese la carriera prefettizia. Dopo la caduta del fascismo aderì alla RSI, per conto della quale fu a Belluno dal 24 settembre al 4 novembre 1943 come “Capo della Provincia”, di fatto annessa al Terzo Reich nazista nella zona Alpenvordland voluta da Hitler. Troviamo il suo nome anche nell’elenco dei responsabili della persecuzione antiebraica in Veneto stilata dal Centro Studi Internamento Deportazione. Processato dopo la guerra secondo alcune fonti venne assolto da ogni addebito, secondo altre fruì dell’indulto del giugno 1946.
Ora, nel 140simo dalla nascita, il francobollo commemorativo per aver fondato l’AS Roma. Tutto questo a pochi giorni dall’emissione di quello dedicato al deputato socialista trucidato dai fascisti.
Abbiamo intervistato Dario Calimani, presidente Comunità ebraica di Venezia
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