Fonte:
www.mosaico-cem.it
Autore:
Anna Balestrieri
La Francia s’è desta: ondata di manifestazioni contro l’antisemitismo
Le piazze francesi si sono popolate di manifestanti domenica 12 ottobre. Da Marsiglia a Tours, da Strasburgo a Nantes più di 182,000 persone hanno voluto manifestare in piazza la propria solidarietà con il popolo ebraico: 105,000 solo a Parigi. Una “marcia transpartigiana” secondo Le Figaro, che ha voluto sottolineare la presenza nelle piazze di giovani musulmani “indignati per ciò che succede agli ebrei”.
Nel mese successivo all’attacco terroristico del 7 ottobre, il mondo ebraico ha dovuto fare i conti con un aggressivo movimento pro-palestinese ed antiebraico nelle piazze europee ed americane. Al grido dello slogan “dal fiume (Giordano) al mare (Mediterraneo), la Palestina sarà libera”, le manifestazioni in supporto della popolazione civile a Gaza si sono trasformate in spazi in cui è negato ad Israele di esistere. Nell’omertoso silenzio di istituzioni governative ed accademiche, in particolare a sinistra. La Francia è stata tra i paesi più colpiti dalla recrudescenza di antisemitismo dell’ultimo mese.
La marcia contro l’antisemitismo ha avuto enorme impatto mediatico in Francia, dove le maggiori testate giornalistiche hanno seguito le manifestazioni con dei live. Tra le fila dei manifestanti, gli ex presidenti Hollande e Sarkozy.
Non sono mancate le polemiche per la presenza nelle piazze del RN, il Rassemblement National guidato da Marine Le Pen, erede imbellettato di un Front National a storica connotazione razzista ed antisemita. Il collettivo ebraico contro l’antisemitismo Golem ha cercato di opporsi alla partecipazione del RN, accusando Le Pen di strumentalizzare la manifestazione. Fatta eccezione per la protesta di Golem, non si sono registrati altri incidenti.