Fonte:
La Nuova Ferrara
Autore:
Daniele Oppo
Ferrara Nel marzo del 2023 Aveva scritto “ebreo” in un muro di via Borgo di Sotto, all’incrocio con via Saraceno, aggiungendo da una freccia in direzione di porta San Pietro. Aveva anche scritto una parola ingiuriosa sul muro del negozio Pesaro, a lato della cattedrale in piazza Trento Trieste. Scritte dal sapore antisemita per le quali l’autore, un trentenne ferrarese, ha patteggiato ieri una multa di 200 euro per imbrattamento.
La conclusione del processo è stata ieri, 20 gennaio, con il giudice che ha dato l’ok alla pena concordata tra procura e difesa (l’uomo è assistito dall’avvocato Gian Luigi Pieraccini). Si tratta dello stessa persona che, sempre nello stesso periodo, aveva rotto la vetrina dello Spal Store di via Mazzini una sera in cui era ospite l’ex centrocampista biancazzuro Radja Naiggolan, fatto per il quale è ancora a processo. E ancora prima, in via Saraceno all’incrocio con Porta San Pietro, con un amico era stato protagonista di un’altra azione violenta diretta contro il proprietario di un appartamento nel quale erano stato ospiti/occupanti e dal quale erano stati chiusi fuori dopo aver creato non pochi problemi. Prima ancora l’imputato era stato protagonista insieme a un amico di una tentata rapina in un negozio di viale Cavour con l’obiettivo di rubare una bottiglia di sambuca. La scritta comparsa di via Borgo di Sotto generò al tempo un’ondata di sdegno in città, con interventi di politici e della comunità ebraica non solo cittadina, soprattutto per il timore che fosse la concreta testimonianza di un ritorno dell’antisemitismo a Ferrara e del ritorno dell’odio politico e organizzato. Le indagini hanno poi ridimensionato la portata della vicenda, pur rimanendo quella scritte e le altre realizzate dall’uomo incresciose e detestabili, da ricondurre nell’alveo del disagio personale e probabilmente davvero nella ricerca, malsana, di visibilità, come osservò al tempo il rabbino, Rav Luciano Caro.